Random reviews

Recensione di   Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini Il Buio In Sala - Giuseppe Armellini

Suntan

(Film, 2016)

Suntan sembra cominciare da dove finiva un altro bellissimo film greco (tra l'altro l'ultimo che ho visto), Chevalier della Tsangari.Ancora una nave, ancora il mare, lo stesso attore (che lì si perdeva in mezzo agli altri) in un ruolo praticamente identico a quello del film della Tsangari.Kostis è un medicozzo ultraquarantenne, schivo, buono, apparentemente -e anche nei fatti- non un luminare.Finisce, non si sa come, nell'isola di Antiparos che - come nome vi annuncia in modo perfetto- è piccola isoletta davanti Paros.Ci arriva d'inverno, nel periodo natalizio, che nella sua stanza c'è anche un Babbo Natale che prova timidamente ad illuminare e rendere meno silenziosa e deprimente la cosa.L'isoletta d'inverno è un mortorio, una specie di grande bar dove uomini bevono e parlano di fica nell'attesa che poi, l'argomento di cui parlano, arrivi d'estate.E ad Antiparos, di quella cosa, ne arriva tanta, tantissima. E non solo ne arriva tanta ma questa è un'isola senza inibizioni, in cui in spiaggia ragazzi e ragazze se ne stanno nudi senza problemi, falli, tette e vagine al vento.Un'isola dello sballo e del divertimento insomma, con a disposizione tante spiagge e una popolazione autoctona (solo 800 abitanti) che è troppo esigua per potersi sentire turbata.Turbata un cazzo, viene da dire, non vedono l'ora arrivi l'estate per poter lustrarsi gli occhi e fare, finalmente, qualche affare (si lavora praticamente solo 3 mesi l'anno). Succede una cosa .Succede che nella piccola clinica di Kostis arrivi una bellissima ragazza (greca ma comunque in vacanza, non di lì) che ha avuto un piccolo incidente col quad.La ragazza è accompagnata dai suoi 4 amici stranieri, un gruppetto di bei ragazzi e belle ragazze completamente fuori di testa. In quei 5 minuti in clinica succede di tutto. Il timido Kostis è travolto dall'esuberanza del gruppetto (molto promiscuo tra l'altro, tutti vanno

Recensione di   Nikylisa82 Nikylisa82

Damsel

(Film, 2024)

Un bel fantasy carino in stile fiabesco con tanto di drago.... carino ma cose già viste e stra-riviste!

Recensione di   Naechan Naechan

Il ragazzo e l’airone

(Film, 2023)

Miyazaki torna col botto con il film forse più cupo della sua produzione , una riflessione sull'accettazione della perdita e sulla necessità di adattarsi al cambiamento, con un protagonista imperfetto che cresce confrontandosi con i propri lati oscuri e le proprie mancanze - un deciso cambiamento rispetto al classico protagonista idealizzato dei film di Miyazaki, dove era, di norma, il coprotagonista (Howl o San che fosse) ad essere l'elemento problematico della coppia al centro della scena. Se talvolta il plot è un po' avaro di spiegazioni non importa, il messaggio arriva lo stesso anche senza lo spiegone. Ed è come al solito un piacere per gli occhi l'animazione del Maestro, con una messe di autocitazioni che però non diventano mai leziose - e sono anzi le benvenute in un film che mi ha ricordato più spesso “Il labirinto del fauno” che non “Il mio vicino Totoro”. Non so quanto resterà nei cinema, ma finchè dura, non perdetevelo. Io sto già aspettando il dvd.

Recensione di   Valentina Valentina

Fargo

(Film, 1996)

Cosa potrei dire di più di Fargo di quello che è stato già detto da critica e pubblico? Un film assolutamente perfetto e incredibilmente interpretato, che si tratti dei protagonisti a chi ha avuto un ruolo minore. Fotografia magistrale, storia particolare, che ti incolla allo schermo, una Frances McDormand talmente gigante e maestosa che ti lascia solo a bocca aperta e dirò la stessa cosa per William H. Macy, Steve Buscemi e Peter Stormare. A mio modesto avviso questo è sicuramente il lavoro migliore dei Coen, che hanno saputo raccontare questa storia con un perfetto mix di noir e goffaggine.Abbiamo un agente di polizia, Marge Gunderson alle prese con degli omicidi che sconvolgono una tranquilla cittadina della profonda provincia americana, dove nulla succede e il tempo sembra essersi fermato. Passando alla vicenda di un venditore d'auto, Jerry Lundergaad (William H. Macy), che avendo bisogno di soldi, decide di assoldare due malviventi (Steve Buscemi e Peter Stormare) per inscenare il rapimento della moglie in modo da potersi intascare i soldi del riscatto elargiti dal ricchissimo suocero. Le tinte noir fanno posto ad atmosfere quasi surreali, quando ci si sofferma sul fatto che la nostra poliziotta è incinta, prossima al parto, più un temperamento da casalinga appagata che da donna di legge, il cui passatempo preferito è guardare la TV a letto con il marito Norm. Il venditore d'auto non ha affatto l'astuzia e la furbizia di un malfattore essendo maledettamente incapace di raccontare bugie. I due malviventi infine, sono l'apoteosi dell'inettitudine, incapaci e maldestri ma folli, pessima combinazione. Fargo è sostanzialmente un film “cipolla”, stratificato, più lo guardi, più gli strati si intensificano fino a cadere piano piano, non necessariamente in modo logico, che ne è la caratteristica fondamentale. Assolutamente pentita di non aver visto prima, da rivedere per chi non

Recensione di   Valerio Geraci Valerio Geraci

100 metros

(Film, 2016)

Ci sono film tecnicamente perfetti, di quelli che rapiscono per la loro bellezza estetica e maestria artistica e che fanno impazzire di gioia critici e cinefili. Ma ci sono anche film tecnicamente non eccezionali, che non colpiscono da questo punto di vista, che non impongono nuovi standard o che non sono particolarmente originali, ma che raccontano una Storia. Una bella Storia, una di quelle che ti rimangono dentro, e lo fanno con delicatezza, accompagnandoti durante la visione, facendoti sentire come un bambino a cui la mamma racconta una fiaba. Ecco, questo film ha molti aspetti che definirei tecnicamente 'nella media' (recitazione, fotografia, regia, sceneggiatura,...) ma racconta quella che, per quanto mi riguarda, è la più bella storia a cui mi sia mai capitato di assistere su pellicola; una storia che dimostra che tutto è possibile, ma questa volta per davvero, perché la storia di cui parla, è anche vera.A un uomo (in carriera, sposato e padre di famiglia) viene diagnosticata una sclerosi multipla fulminante, e gli viene detto che non riuscirà mai più a camminare per 100 metri tutti in una volta. Dimostrerà ai medici (e a se stesso) che si sbagliavano, decidendo di affrontare la prova fisicamente più dura al mondo: l'Iron man di triathlon (42 km di corsa, 3,8 km di nuoto e 180 km di bicicletta).

Recensione di   Ruben Maria Soriquez Ruben Maria Soriquez

Parasite

(Film, 2019)

Bong Joon Ho da una splendida lezione di filmmaking con questo fantastico film con uno storytelling eccezionale. Un raro pezzo di bravura. Questo film non puo' essere incasellato in un unico genre perche' allo stesso tempo e' commedia, tragedia, crime, horror, satira sociale, il che lo rende, appunto, indefinibile. Un film che trascende le barriere linguistiche perche' tratta di dinamiche e tendenze sociali universali quali la lotta di classe, trattate con intelligente ed acuto umorismo. Parassita: ma chi? La famiglia ricca o quella povera? Una regia sapiente ed irriverente, un production design impeccabile, prove attoriali notevoli plasmano questo film che e' un capolavoro da qualunque punto di vista lo si guardi.

Recensione di   Massimiliano Muffatto Massimiliano Muffatto

Black Panther

(Film, 2018)

BLACK PANTHERin loving memory of Chadwick BosemanC’era una volta un re di un regno nascosto nel continente africano .Il suo regno era ricco e tecnologicamente avanzato grazie agli immensi giacimenti di vibrano.Un misterioso metallo probabilmente di origine aliena caduto su quel posto molti anni prima sotto forma di meteorite.Il buon re teneva nascosta la vera ricchezza del suo popolo agli occhi del mondo circostante.Per proteggerlo come fa un buon re.Il buon re aveva un figlio e si prodigò per farlo studiare nelle scuole migliori del mondo oltre a trasmettergli le tradizioni , gli insegnamenti e i segreti dei suoi avi.Perché un domani sarebbe diventato re .Quel domani arrivò prima del previsto perché il buon re mori’ tradito dal suo stesso fratello e il giovane figlio sali’ al trono ma non prima di aver superato pericolose prove che il suo lignaggio gli imponeva.Questa favola potrebbe riassumere brevemente la storia di Pantera Nera .Il primo supereroe nero della Marvel.Max Rece completa su IL GUARDAROBA DEL BUIO IN SALA

Recensione di   Paolo Bonini Paolo Bonini

L'orribile segreto del Dr. Hichcock

(Film, 1962)

"L'orribile segreto degli ultimi dieci minuti""L'orribile segreto del Dr. Hichcock", film di Riccardo Freda del 1962, sembra un film gotico, normale ma a far svoltare il lavoro sia dal punto estetico sia dal punto di vista del plot narrativo sono i fatidici dieci minuti in cui tutto succede e nei quali si nasconde il fulcro del significato del film.Procediamo prima per ordine inquadrando il regista italiano.Freda, noto per le co-regie con Mario Bava alla fine degli anni Cinquanta con ,"I vampiri" (1957) e "Caltiki, il mostro immortale" (1959), proseguirà poi la propria carriera realizzando film d'avventura, gotici e storici."L'orribile segreto del Dr. Hichcock", pare possedere tutti i caratteri del genere gotico tradizionale, tanto che la tram del film anche un po' noiosa che pare inizlamente scopiazzata o comunque fortemente influenzata da alcuni autori della letteratura gotica ha i tratti della solita storia in villa con apparizioni e spiriti che pare non avere nulla di originale e innovativo. Tipico, è anche il tema dello scienziato che pare non dimenticare la moglie morta che non è riuscito a salvare e torna con una nuova moglia nella casa in cui viveva molti anni prima con lei.Cynthia, Barbara Steele (che nel 1960 interpreterà un doppio ruolo nel film di Mario Bava, "La maschera del demonio" e che nel 1963 comparirà nel film di Riccardo Freda, "Lo spettro") è la moglie che si troverà catapultata in questo "nuovo mondo", la villa in cui aleggia in ognidove la figura di Margaretha, moglie di cui il Dr. Hichcock è vedovo.Così come il titolo, anche lo svolgersi del film e delle sue tecniche sono racchiuse nei suoi ultimi dieci minuti, in cui avverrà lo switch a livello di estetica e riferimenti cinematografici tecnici colti, così come nella trama e nel profondo significato dell'opera, che fanno di questo film

Recensione di   Raffaella Di Pretoro Raffaella Di Pretoro

Lampedusa - Dall'orizzonte in poi

(Serie TV, 2016)

Bisogna salvare le persone in mare non possiamo lasciare nessuno in mare i migranti vogliono solo vivere e noi dovremmo imparare da loro a vivere. Non arrendendoci. Mai perché dà sempre tutti siamo migranti .​​​​​​

Recensione di   Mirella Battaglia Mirella Battaglia

Lamb

(Film, 2021)

Questo esordio alla regia ha dell'incredibile, nei più svariati significati. Eppure ti porta a credere, ad avere fede. Maria e Ingvar sono moglie e marito, una famiglia dedita all'agricoltura e alla cura del proprio gregge. Sono persone colte, con un sentimento profondo. Nonostante questo non realizzano lo stravolgimento della natura e delle sue leggi.Lamb è un film Islandese (coproduzione in realtà) diviso in capitoli, pienamente intriso della magia dei luoghi , delle sue leggende e del suo folklore che ti tiene in costante tensione , consapevoli della minaccia che tutto regola e sovrasta.E niente, l'ho amato tantissimo. Come spesso mi succede coi film nordici.

Recensione di   Crazy 4 Netflix Crazy 4 Netflix

Sarò Franco - Una vita un po' porno

(Film, 2021)

Sono rimasta sconvolta dal fatto che Cielo (Sky) lo abbia lanciato addirittura giorni e giorni prima come film evento in 1a visione… lo guardo, dico dopo tutto questo hipe… Cielo (Sky) mica è Teleromagna… ragazzi non vi dico nulla… un filmino dei matrimoni è fatto meglio… immagini e riprese amatoriali, praticamente una auto intervista di Trentalance (sembra quasi un suo spot a pensar male), ma che poi parliamoci chiaro… ma chi lo conosce ?!Intendo un documentario che si vendeva come raffinata analisi del mondo a luci rosse, alla fine è una accozzaglia di interviste senza senso, che un Filmaker uscito dal Dams avrebbe girato meglio, e ripeto : una televendita di questo “Franco” ex pornoattore 🤦🏻Su Cielo Tv… Sky…E poi mi chiedete perché sono in fissa con Netflix ? Se questi sono i prodotti italiani ?Vi sfido a guardarlo e a votarlo tutti… io ho dato 1 stella su 10 perché era il voto minimo su Filmamo… un insulto mandare una roba così in Tv e spacciarla come “film evento”’

Recensione di   Vittorio Vittorio

La notte più lunga dell'anno

(Film, 2022)

Storie di provincia italiana e solitudine, bel film.

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Screenworld TUTTI I FILM DI ZACK SNYDER DAL PEGGIORE AL MIGLIORE

TUTTI I FILM DI ZACK SNYDER DAL PEGGIORE AL MIGLIORE

Nessuno nel panorama cinematografico contemporaneo è discusso - e discutibile - come Zack Snyder. Ogni suo film e ogni sua uscita pubblica fanno partire interminabili discussioni nel web, con vere e proprie fazioni schierate pronte a combattersi commento dopo commento. Piaccia o non piaccia, l’unica cosa che non si può togliere a Snyder è il suo essere un autore. E ciò non vuol dire esprimere alcun giudizio qualitativo ma è semplicemente una constatazione oggettiva. Snyder ha una sua visione - tanto del mondo della narrazione quanto del linguaggio cinematografico - che ha portato avanti, film dopo film, lungo tutta la sua carriera. Un percorso che, in occasione dell’uscita della seconda parte di Rebel Moon, vogliamo affrontare partendo dalla sua opera peggiore e arrivando alla migliore. Rebel Moon - Parte 1&2Partiamo dall’ultima fatica targata Zack Snyder ma, a differenza della scelta distributiva fatta, teniamo unite la Parte 1 e 2 di Rebel Moon. Il progetto, arrivato a cavallo tra il 2023 e il 2024, doveva rappresentare un nuovo approccio al grande blockbuster dopo il suo arrivo su Netflix e la prima opera di assestamento (Army of the Dead) nata dall’unione tra l’autore e il colosso dello streaming. Uno Snyder lontano anagraficamente maturo, lontano dal periodo difficile, che non doveva tener conto di alcuna proprietà intellettuale, libero di creare e con un ottimo budget a disposizione. Il risultato finale però è il perfetto esempio di quello che una parte degli spettatori gli ha sempre rinfacciato: una bella mano per le scene d’azione, gusto per il singolo shot ma d’altro canto un’incapacità narrativa sorprendente. E soprattutto in questo caso un esasperato ma vuoto citazionismo in un progetto che sembra nato nell’epoca sbagliata. Sucker Punch Non si fa alcuna fatica a tirare un fil rouge in grado di unire Rebel Moon e Sucker Punch.

Screenworld I MIGLIORI FILM SUL TENNIS

I MIGLIORI FILM SUL TENNIS

Challengers di Luca Guadagnino sta rubando la scena nelle ultime settimane ed è praticamente sulla bocca di tutti. Un film che, come prevedibile, sfrutta lo sport come contesto (e forse come metafora) per raccontare una storia di conquista, passione e soprattutto conflitto. A questo proposito, diventa più che lecito chiedersi cosa spinga i registi a usare lo sport come viatico delle loro storie: come spesso accade nel cinema, elementi all'apparenza centrali possono occupare uno spazio importante che permetta ai reali temi della pellicola di fluire a dovere verso la mente dello spettatore. Non si dovrebbe parlare di "film sul tennis" di per sé, ma di pellicole che hanno saputo trarre il massimo dalle dinamiche di questo sport per raccontare storie di vario genere nella maniera più interessante possibile. Eccone 5 che potranno rendere più dolce l'attesa del nuovo film di Guadagnino.1. Match Point (2005)Non si può parlare di cinema e di tennis senza citare uno dei lavori più impressionanti e riusciti di Woody Allen. A detta del maestro newyorkese, Match Point potrebbe essere il suo miglior film: una storia di intrighi e ambizione che diventa una delicata partita tra verità e menzogna. Un confronto combattuto colpo su colpo quando un ex tennista, ora istruttore, si ritrova in un contorto gioco di passioni che non porterà a nulla di buono. Forse non un film direttamente sullo sport, ma un'opera che trascende il suo contesto per far emergere un'attenta analisi sull'importanza della casualità nella vita - tema fondante per tutta la filmografia alleniana dopo il 2000.2. Borg McEnroe (2017)Una produzione decisamente più immersa nel tennis, dato che si parla di un confronto reale drammatizzato per l'occasione. Chiacchieratissimo alla sua uscita, complici le interpretazioni sopra le righe dei suoi protagonisti (in particolare di un inaspettato Shia LaBoeuf) e un processo narrativo che accenna

Ignazio Venzano HONG KONG E AMORI IMPOSSIBILI, DAL FUTURO NON SI TORNA (WONG KAR-WAI)
QUATTRO FILM TRA LORO CONNESSI, DAL SAPORE ORIENTALE MA NON TROPPO

HONG KONG E AMORI IMPOSSIBILI, DAL FUTURO NON SI TORNA (WONG KAR-WAI) QUATTRO FILM TRA LORO CONNESSI, DAL SAPORE ORIENTALE MA NON TROPPO

Il titolo collega tra loro quattro film di Wong Kar-Wai, regista nato a Shanghai nel 1958 ma cresciuto a Hong Kong. Si tratta di Days of being wild (1991), Hong Kong Express (1994), In the mood for love (2000) e 2046 (presentato a Cannes nel 2004). Alcuni attori sono presenti in almeno due dei quattro film, il protagonista (Tony Leung) è presente in tutti e quattro. Le situazioni mutano, ma la nota di fondo è la stessa.In Days of being wild la ricerca dell’amore è disturbata dalla situazione psicologica del protagonista, alla ricerca della vera madre avendo scoperto di essere stato adottato, e dalla sua incapacità di pensare a un’unione affettiva stabile. In the mood for love, compatto e coerente, i due personaggi principali si rendono conto che molto probabilmente sono legati dal fatto che i loro rispettivi consorti sono amanti. Anche tra loro sorge simpatia e poi amore, non consumato però. Quando la passione vorrebbe andare oltre, non si ritrovano più, perché nel frattempo la vita li ha portati altrove.Hong Kong Express rappresenta lo scorcio di vita di due poliziotti: il primo punta ad una ragazza che difficilmente si farà trovare, un’altra ragazza prende in simpatia il secondo poliziotto che, distratto da tante cose, si renderà conto troppo tardi (o no?) di un amore possibile.2046 è un film complesso: vi ritroviamo il protagonista di In the mood for love che sta cercando ancora la donna persa anni prima. E’ adesso uno scrittore occupato a completare un racconto di fantascienza, dallo stesso titolo del film, che trova brandelli di amore nella camera 2046, vicino alla sua. Nel film trovano spazio alcune sequenze del racconto di fantascienza, in cui chi raggiunge la destinazione (guarda caso, l’anno 2046) di norma non riesce a tornare indietro. Un lungo, infinito e impressionante viaggio attende

La Prof Dell' Horror FILMAMO È SBARCATO SU YOUTUBE. SEGUITE IL CANALE PER NON PERDERE LE NOVITÀ

FILMAMO È SBARCATO SU YOUTUBE. SEGUITE IL CANALE PER NON PERDERE LE NOVITÀ

Recentemente, FilmAmo è approdato su Youtube, e io ho il piacere di raccontare le mie recensioni attraverso video arricchiti da grafiche e didascalie creative. Registrando in una stanza di circa 24 metri quadri con soffitti alti, tramite smartphone, evitare il riverbero e la ventola del condizionatore, è stata impresa ardua e tempestosa (la prof è creatura freddolosa, i suoi piedi freddi sono qualcosa assai spaventosa. 32 gradi fissi durante l'inverno, inutile dire che quegli audio erano l'inferno). Dopo aver ripulito il possibile, e inserito musiche furbe con sonorità adeguate, per coprire i vari rumori, le prime pillole sono state caricate. Devo ammettere che i sottotitoli automatici, complici degli audio non troppo cristallini, hanno generato qualcosa di ilare, vale la pena di dare un'occhiata solo per leggere i FAVOLOSI strafalcioni generati dal software. Splatters gli schizzacervelli diventa sbattersi gli schizzi e i cervelli, serial killer si trasforma in sarai killer (una profezia? Mi ha ispirato una breve storiella grottesca e spiritosa). Oltre a queste, ci sono altre perle meravigliose. Tornando ai video, niente di più degno de: Il corvo, per incominciare questa nuova avventura, che tra dolore per la terribile perdita di Brandon, e una trama commovente, un po' fa paura, specie se si pensa a ciò che promette il reboot. Ribaltare completamente qualcosa di perfetto, la vedo come una totale mancanza di rispetto. Si è poi passati a un prodotto soft, Megan, una storia che può essere considerata per tutti, nonostante il divieto ai minori di 14 anni. Una bambolina robot che appare molto graziosa, ma se dà di matto, può divenire alquanto furiosa. Successivamente, è toccato a Deathgasm, film che grazie a un'ironia eccezionale, e la presenza di una colonna sonora che ben rappresenta il tema che va a trattare, non posso fare a meno di apprezzare. Metal, splatter,

Cinemaserietv MIGLIORI SERIE TV STORICHE DA VEDERE

MIGLIORI SERIE TV STORICHE DA VEDERE

Le serie tv storiche rappresentano la fonte di intrattenimento perfetta per chiunque desideri viaggiare nel tempo attraverso lo schermo, soprattutto grazie alla loro capacità di catturare l’essenza di epoche passate e trasportare gli spettatori in mondi lontani. Drammi, thriller o storie d'amore attraverso il tempo continuano a catturare milioni di spettatori, sia nel formato breve della miniserie, che stagione dopo stagione nei casi di grandi successi. Alcune di queste, si basano su eventi realmente accaduti, dimostrando che, a volte, la realtà supera la finzione; altre, hanno come protagonisti personaggi immaginari, mentre le più audaci reinventano completamente l'epoca di riferimento per creare mondi inediti ed emozionanti. Da quelle che si concentrano sulla fedele ricostruzione storica, come The Crown, a quelle che mescolano personaggi inventati con ambientazioni storiche autentiche, o che offrono una visione intrigante e originale di eventi del passato, come la nuovissima Mary & George, vi portiamo alla scoperta di alcune delle migliori serie tv storiche da vedere. Mary & GeorgeQuesta nuova serie in costume sfida le convenzioni del genere e si addentra negli angoli oscuri della corte degli Stuart: Mary & George, creata da D.C. Moore e disponibile da domenica 7 aprile in esclusiva su Sky, esplora la scandalosa relazione tra il re d'Inghilterra Giacomo I e il suo favorito, George Villiers, attraverso una lente moderna e senza censure. Con la straordinaria interpretazione di Julianne Moore nei panni della contessa di Buckingham che, attraverso intrighi e sotterfugi, convinse il figlio George (Nicholas Galitzine) a sedurre il re Giacomo I per farne la sua onnipotente amante, questa produzione di Sky Atlantic promette di immergere gli spettatori in un mondo di intrighi, ambizioni sfrenate e passioni proibite. Il rapporto centrale tra Mary e George emerge, soprattutto, come uno degli aspetti più affascinanti della serie: piuttosto che un legame materno convenzionale, assomiglia

Cinemaserietv 5 MIGLIORI FILM PER TEENAGER SU NETFLIX

5 MIGLIORI FILM PER TEENAGER SU NETFLIX

Che siate degli adolescenti o che abbiate già superato da diversi anni quella fase della vita, i film per teenager rimangono comunque una delle migliori forme di intrattenimento che si possano trovare sulla piattaforma Netflix. Il colosso dello streaming offre infatti una vastissima selezione di contenuti appositamente pensati per il pubblico giovane, ma anche per chi ricorda bene cosa significhi essere tale. Si tratta di titoli ambientati alle scuole superiori, che parlano di primi amori, cocenti delusioni ma anche amicizie profonde, di quelle finiamo per portarci dietro (almeno nel cuore) tutta la vita. In questo infinito ventaglio di possibilità, noi abbiamo selezionato cinque pellicole, perfette per tenervi compagnia durante la prossima serata all’insegna di divano e popcorn. Ecco quindi quelli che, secondo noi, sono i migliori film per teenager da vedere su Netflix. 1) Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018)Iniziamo il nostro articolo con quello che, in realtà, è il primo film di una saga composta da tre titoli e basata sulla trilogia letteraria scritta dall’autrice statunitense di origini coreane Jenny Han. Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018) ha come protagonista Lara Jean Song Covey (Lana Condor), una studentessa delle superiori timida e romantica che tiene un diario segreto nel quale custodisce delle lettere scritte ai ragazzi di cui è stata innamorata. Le lettere, mai spedite e sempre custodite gelosamente dalla ragazza, un giorno finiscono però misteriosamente nelle mani dei destinatari, tra cui il suo migliore amico d’infanzia nonché ex fidanzato della sorella, Josh, e Peter (Noah Centineo), sua prima cotta e ragazzo più popolare della scuola. Lara Jean finirà, così, per ritrovarsi in una serie di situazioni imbarazzanti, soprattutto quando Peter le chiederà di fingersi fidanzati per far ingelosire i rispettivi interessi amorosi. Tutte le volte che ho scritto ti amo è un

Screenworld I MIGLIORI FILM DI TODD HAYNES

I MIGLIORI FILM DI TODD HAYNES

Fra le uscite più interessanti di marzo, quella di May December rischierebbe di passare clamorosamente inosservata: il nuovo film di Todd Haynes, candidato agli Oscar di quest'anno senza che l'Italia abbia potuto vederlo in tempo, è soltanto l'ennesima opera di uno degli autori più eleganti e importanti degli ultimi decenni di cinema. Non è un'esagerazione considerare Haynes, regista dal cuore postmoderno, come uno dei nomi più influenti dentro e fuori Hollywood: nel corso degli scorsi 40 anni, le sue pellicole hanno sempre lasciato il segno per il loro stile, per la loro capacità innata di ribaltare le convenzioni sociali attraverso la magia dell'estetica e la decostruzione della realtà. L'arrivo di May December rappresenta un'occasione imperdibile per recuperare i lavori di un artista a suo modo trasgressivo, anticonvenzionale e quasi sempre impeccabile nella messa in scena. Ecco quindi i consigli migliori per scoprire il cinema di Todd Haynes, un universo artistico che gioca costantemente tra realtà parallele e storie intrecciate per colpire direttamente chi osserva. 1. Velvet GoldmineDopo un debutto estremamente interessante, tra produzioni premiate al Sundance e piccoli cult come Safe, il 1998 è per Haynes l'anno della ribalta. Velvet Goldmine, opera di culto per gli appassionati, è un intrigante opera di finzione che esplora la vita della rockstar Brian Slade (personalità accattivante che si ispira fortemente a icone come Lou Reed, Iggy Pop e David Bowie). Sfruttando alla perfezione un cast in cui spiccano Ewan McGregor, Jonathan Rhys-Meyers e Christian Bale, questo film mette insieme squarci assai differenti per costruire una narrazione non lineare che cattura dall'inizio alla fine. Una cifra stilistica, soprattutto in sceneggiatura, che rimarrà tale in tutte le opere successive.2. Lontano dal ParadisoPur avendo raggiunto una discreta fama negli anni '90, sono gli inizi degli anni 2000 a consacrare il talento di Haynes anche agli occhi

Cinemaserietv 5 FILM FANTASY DA VEDERE SU NETFLIX

5 FILM FANTASY DA VEDERE SU NETFLIX

Creature fantastiche, universi da esplorare, eroi che devono sancire un proprio arco e confrontarsi con villain temibilissimi: il genere fantasy è, indubbiamente, tra i più coinvolgenti, tanto nella letteratura quanto nel mezzo audiovisivo. Non a caso, è anche il genere che ci ha consegnato alcuni dei più grandi blockbuster di tutti i tempi, e uno di quelli su cui le piattaforme streaming investono di più. Non fa eccezione Damsel, la nuovissima proposta fantasy di Netflix con protagonista una delle sue star per eccellenza, la Millie Bobby Brown di Stranger Things e Enola Holmes. Diretto dallo spagnolo Juan Carlos Fresnadillo (28 settimane dopo), questo fantasy medievale che inizia nel più puro stile Game of Thrones ci presenta l’evoluzione del classico tropo della "damsel in distress", Elodie, un’eroina guerriera rinchiusa nella grotta di un drago sputafuoco (dragonessa, per essere più precisi) dopo aver scoperto che il suo matrimonio era tutta una trappola. Nessun principe azzurro, in Damsel è Elodie ad affrontare le peripezie che scandiscono il viaggio dell’eroe. Proprio in occasione dell’uscita di questo interessante progetto, vogliamo consigliarvi altri 5 film fantasy da vedere su Netflix, storie con eroi ed eroine atipici, che vi conquisteranno per le loro narrazioni originali, la cura nella messa in scena e nella costruzione di mondi fantastici, in cui immergersi senza volerne più uscire. I Kill GiantsI Kill Giants è l’interessante film d’esordio di Walter Anders, che assume i contorni del racconto fantasy per trattare argomenti quanto mai umani: il lutto e il modo in cui lo affrontiamo. Basato sulla graphic novel di Joe Kelly e J.M. Ken Niimura, questo film fantasy disponibile su Netflix ha come protagonista Barbara (Madison Wolfe), una preadolescente che vive tra realtà e fantasia, o meglio, tra la delicatissima situazione famigliare e il bullismo di cui è vittima a scuola, e le

Cinemaserietv 5 MIGLIORI SERIE TV CHE PARLANO DI SESSO

5 MIGLIORI SERIE TV CHE PARLANO DI SESSO

Nel vasto mondo delle serie tv, c'è un fondamentale aspetto della vita al quale viene concesso sempre più spazio: il sesso. Negli ultimi anni, infatti, le piattaforme di streaming hanno spalancato i propri cataloghi a una nuova era di narrazioni che affrontano il tema della sessualità in modo aperto, onesto e, talvolta, provocatorio, offrendo prodotti adatti a tutti i gusti e a tutte le fasce di età. Ci sono show dedicati agli spettatori più giovani - come Sex Education - che esplorano l’argomento con grande sensibilità e un pizzico di umorismo, e altri pensati per chi è alla ricerca di racconti più passionali, come Sex/Life e You Me Her. Per guidarvi nella scelta della visione più giusta per voi, in questo articolo vi illustreremo quelle che, secondo noi, sono le migliori serie tv che parlano di sesso in circolazione. Pronti a esplorare il lato più intimo e appassionato dell’universo seriale? 1. Sex Education (2019 - 2023)Non potevamo che iniziare il nostro articolo sulle migliori serie tv che parlano di sesso con quello che, fin dal suo debutto su Netflix nel 2019, è diventato uno degli show di punta della piattaforma, teen drama amatissimo dai giovani (ma non solo) spettatori, arrivato nel 2023 alla sua quarta ed ultima stagione: Sex Education. Protagonista della narrazione è Otis Milburn (Asa Butterfield), adolescente britannico figlio di una scrittrice e terapista sessuale di fama internazionale, Jean (interpretata da Gillian Anderson). Dotato di innate abilità terapeutiche, il ragazzo - affiancato dalla determinata e ribelle compagna di scuola Maeve (Emma Mackey) - inizia presto a mettere a frutto queste sue capacità, avviando un’attività di consulenza sessuale nel proprio liceo, la Moordale Secondary School. Nel suo essere comunque un prodotto di intrattenimento, Sex Education ha il merito di sensibilizzare il pubblico sul tema della sessualità, fornendo semplici ma