Marc Fitoussi, regista francese, firma un film intelligente e ben costruito. E' possibile, infatti, vivendo all'estero e avendo un buon tenore di vita, godere di ciò che si ha e costruirsi un mondo più di apparenze che di realtà. La protagonista in questione scopre il tradimento di suo marito, ma ella stessa non è indenne dalla trasgressione, sia pure a seguito di ciò che è successo. Cerca la vendetta, ma ella stessa è cercata. A un certo punto ci sarà anche una tragedia, le apparenze saranno a quel punto molto utili per uscirne fuori. Ma niente sarà come prima, la realtà reclama la sua parte e la vita dei protagonisti cambierà, ci saranno molto probabilmente altre apparenze. Vienna è l'ambiente, si percepisce ma non si vede molto. La musica c'è perché il protagonista dirige un'orchestra, ma questo è soprattutto un pretesto e l'occasione, la colonna musicale quasi non ne risente. C'è anche la biblioteca francese di Vienna, infine, ma anch'essa è uno sfondo. In primo piano ci sono delle persone che si agitano mosse dai propri sentimenti, curiosità e dicerie. Molto spesso, appunto, apparenze.