Random reviews

Recensione di   Elio Monelli Elio Monelli

Body of Evidence - Il corpo del reato

(Film, 1993)

Body of Evidence è esattamente il tipo di film che Madonna e Willem Dafoe hanno realizzato da giovani, quando erano più sexy, belli e audaci, e… sperano che tutti non lo ricordino anni dopo la sua uscita. Ma Internet e i social media non dimenticano e Body of Evidence è da allora stato disponibile online su siti porno in streaming come materiale da masturbazione notturna… E immagino che a Madonna e Willem Dafoe - insieme a gran parte del cast del film - - probabilmente non ne sono troppo contento. Sospetto che molti degli attori di questo film (non solo Madonna e Dafoe) alla fine si siano pentiti del loro coinvolgimento in Body of Evidence. E' b-Movie che mixa un dramma giudiziario e con il soft-porno… Body of Evidence è un meraviglioso incidente d'auto del film. Ma come tutti gli strani incidenti non puoi distogliere lo sguardo e non smetterai di guardare… Body of Evidence era la "50 sfumature di grigio" degli anni 90.Questo film è stato realizzato quando i thriller erotici erano di gran moda e film come "Basic Instinct" e "Fatal Attraction" erano successi al botteghino. Body of Evidence aveva lo scopo di capitalizzare la popolarità di Madonna e il famelico appetito che gli spettatori di sesso maschile avevano a quel tempo per la Regina del Pop (e del sesso…).Body of Evidence offre un sacco di brividi a buon mercato e sesso soft al limite della pornografia. È uno dei pochi film cinematografici ad essere classificato NC-17 negli U.S.A. … che spesso è il bacio della morte al botteghino...Ci sono un sacco di scene di sesso sfrenato ed esplicito, per stuzzicare la tua curiosità voyeuristica. Madonna si spoglia in questo film. Molto. E sì, e vedrai scatti di nudo integrale di Madonna in azione mentre fà sesso. Ed

Recensione di   Mauro Mauro

Hometown Cha-Cha-Cha

(Serie TV, 2021)

Una serie coreana sentimentale carina che si segue bene e ti appassiona. Una storia d'amore a volte surreale ma veramente molto piacevole.Nel finale esagera un po' ma ci può stare

Recensione di   Giuseppe Michielon Giuseppe Michielon

Ozark

(Serie TV, 2017)

Ozark e' una serie TV ben strutturata ma imprevedibile, lineare ma piena di colpi di scena. Uno dei temi pricipali e' "la famiglia".Splendide le immagini dei grandi laghi americani e la colonna sonora.

Recensione di   ALLEN EKEOCHA ALLEN EKEOCHA

Captain Tsubasa

(Serie TV, 2018)

Questo è il mio cartone preferito con altri 3 cartone animato .Mi piace il calcio Grazie Filmamo

Recensione di   Alexander Risson Alexander Risson

Qualcuno volò sul nido del cuculo

(Film, 1975)

Un bel film molto commovente con un finale magistrale. Uno dei film piu' toccanti che io abbia mai visto. La cosa sconvolgente e' che e' tratto da una storia vera. Nicholson da manuale.

Recensione di   Marco Gelmetti Marco Gelmetti

The Haunting of Bly Manor

(Serie TV, 2020)

“Una storia di fantasmi.Ripeto, non è la mia storia,ma è piena di fantasmi di ogni tipo.E se trovate un bambino inquietante,fate un altro giro di vite e ditemi:cosa ne pensate di due?”“Ogni storia d’amore è una storia di fantasmi”.Anche se non conoscete David Foster Wallace e non avete mai letto la sua biografia, questo è un titolo che difficilmente si riesce a scordare. Perché tutti sappiamo esattamente cosa significa. In questa manciata di parole che apparentemente bisticciano, c’è tutta la verità sull’amore umano e più in generale sulla nostra natura. Un amore che per dovere poetico cerchiamo di raffigurare come originato dal cuore, ma che in realtà arriva sempre da quel meccanismo strabiliante e pericolosissimo che è la nostra mente. E la mente non vive di presente, di fatti e di realtà, bensì di memoria e ricordi, di aspettative e illusioni, di storie e ideali. Lo stesso luogo in cui vivono i fantasmi.Bisogna partire da qui se si vuole apprezzare The Haunting of Bly Manor per la meravigliosa serie che è. Dovremmo avere già ben chiaro che è questo il tema che muove tutta la vicenda, ben prima di arrivare a quel dialogo finale didascalico tra la sposa e la narratrice:– Mi è piaciuta la storia.– Mi fa piacere.– Ma l’hai impostata male, all’inizio.– Dici?– Sì. L’hai definita di fantasmi. Ma non lo è.– Ah, no?– È una storia d’amore.– È la stessa cosa.Se non siamo preparati a questo, e magari cerchiamo di affrontare l’opera di Mike Flanagan come l’ennesima trasposizione di “Il giro di vite”, allora il rischio di vederla come poco più che brodo allungato è altissima. Se la prima straordinaria stagione The Haunting of Hill House dal romanzo di Shirley Jackson sostanzialmente pescava solo qualche carta, per raccontare poi una storia completamente diversa, in questa seconda The

Recensione di   DottRob Rob DottRob Rob

Body of Evidence - Il corpo del reato

(Film, 1993)

Guardando questo film capisco molte cose: perché Madonna non è una grande cantante con una grande voce, ma un'ottima manager di se stessa.Lei è una donna con pochissimo talento (l'unico talento che ha... è quello di aver scopato tutti gli uomini che hanno favorito la sua carriera). Qualcuno l'ha definita : la più grande puttana del mondo dello spettacolo! E forse ha ragione!Nel corso della sua lunga e gloriosa carriera è stata in grado di vendere la sua immagine ipersessualizzata per fare soldi e diventare ciò che è oggi: una vera icona del sesso.Allora perché siamo sorpresi da questo film? In fondo è un film erotico, dove le scene più belle sono quelle in cui Madonna appare nuda, con le sue belle tette e la sua figa folta; che prima monta il vecchio Andrew Marsh e poi decide di farsi montare dall'eccitato Goblim-Frank Dulaney.E poi è inutile scandalizzarsi in inutili critiche su questo film; chi l'ha visto l'ha fatto solo per vedere Madonna nuda che scopa!Perché secondo voi cosa le ha chiesto il produttore De Laurentiis quando l'ha chiamata per il film? "Madonna, devi sorridere, fare battute stupide, spalancare i tuoi bei occhi, ma... soprattutto devi spogliarti, mostrare tette e culo e scopare con assoluta convinzione con Willem Dafore! Perché il pubblico vuole solo questo da te!". Ed è stata brava in questo! Perché questo è ciò che è Madonna: una bambola del sesso polposa, burrosa, creata per compiacere gli uomini...

Recensione di   gcausa gcausa

Don't Look Up

(Film, 2021)

Da vedere a tempo perso e senza pretese

Recensione di   Crazy 4 Netflix Crazy 4 Netflix

Sarò Franco - Una vita un po' porno

(Film, 2021)

Sono rimasta sconvolta dal fatto che Cielo (Sky) lo abbia lanciato addirittura giorni e giorni prima come film evento in 1a visione… lo guardo, dico dopo tutto questo hipe… Cielo (Sky) mica è Teleromagna… ragazzi non vi dico nulla… un filmino dei matrimoni è fatto meglio… immagini e riprese amatoriali, praticamente una auto intervista di Trentalance (sembra quasi un suo spot a pensar male), ma che poi parliamoci chiaro… ma chi lo conosce ?!Intendo un documentario che si vendeva come raffinata analisi del mondo a luci rosse, alla fine è una accozzaglia di interviste senza senso, che un Filmaker uscito dal Dams avrebbe girato meglio, e ripeto : una televendita di questo “Franco” ex pornoattore 🤦🏻Su Cielo Tv… Sky…E poi mi chiedete perché sono in fissa con Netflix ? Se questi sono i prodotti italiani ?Vi sfido a guardarlo e a votarlo tutti… io ho dato 1 stella su 10 perché era il voto minimo su Filmamo… un insulto mandare una roba così in Tv e spacciarla come “film evento”’

Recensione di   Ernest English Ernest English

The Spiders' Man

(Film, 2018)

It's a solid film with a good story to tell from Philippine-Italian actor-director Ruben Maria Soriquez, which co-stars in this film that sees a very good acting performance by the respected Philippine actor Richard Quan. The film is about two half brothers (Alberto a rich Italian played by Soriquez and Mike, affected by Autism and Schizophrenia, played by Richard Quan) and their American friend (Lee O' Brian) set about getting their lives back together when an inexperienced group of thugs headed by the crazy and ruthless Bong (Rob Sy) violates their peace and takes them hostage. The rescue will come from an unexpected hero...The film is a well paced crescendo of jokes and grotesque situations with the music that well underlines them adding a pretty cool style to it. The narration jumps from the drama of the mental illness of Mike (Richard Quan) to the comedy bits between Alberto (Ruben Maria Soriquez) and David (Lee O' Brian), and from heartfelt moments (when Alberto comforts his brother Mike telling that his father loved him and that he was his favourite child) to the dark humor of the brutal yet funny killings, all in a seamless way. And the brutal killings of the film are the occasion for the director to reference the extrajudicial killings that took place during the sadly famous war on drugs in the Philippines. The director Soriquez stated that his film was highly autobiographical, with real situations taken from his extended family (with exception of the killings) and that he didn't want the film to be too heavy and dramatic, the reason why he decided to treat the material with lightness and black humor.

Recensione di   Henri Floyd Lynch Henri Floyd Lynch

Dune: Part one

(Film, 2020)

Ultima trasposizione cinematografica del celebre romanzo sci-fi scritto da Frank Herbert, Il Dune di Villeneuve racchiude in sé almeno tre linee narrative che possono essere ricondotte a dimensioni differenti. In primis l’aspetto geopolitico, largamente sovrapponibile alla storia di tanti paesi europei colonizzatori che assoggettano altri popoli per sfruttare le preziose materie prime custodite nella loro terra (la spezia su Arrakis, il coltan in Congo). C’è poi una seconda componente, più intima, che segue l’evoluzione del protagonista, Paul Atreides, Figlio del Duca Leto e in quanto tale destinato a prenderne il posto. In realtà, il giovane Paul si dimostra combattuto: l’eredità che lo attende è davvero la strada giusta per il futuro? “Se la tua risposta è no sarai comunque quello che volevo che tu fossi: mio figlio”, afferma laconico il padre. La madre, invece, ha le idee molto più chiare e cerca di convincerlo attraverso i suoi insegnamenti. Tuttavia, quando Paul comprende che per lui c’è un disegno ben preciso, si sente inerme, prigioniero, una biglia in un percorso già segnato. Comincia così a interrogarsi sul libero arbitrio, in particolare sull’impossibilità di essere veramente liberi. D’altro canto, tale condizione lo accomuna ai Fremen, popolo custode del deserto di Arrakis che vede in lui la figura messianica attesa da tempo. Ma egli non si lascia lusingare, poiché, come accade in qualsiasi forma di religione, costoro “vedono ciò che gli è stato detto di vedere”. Insomma, Paul è alla ricerca di sé, di un posto nel mondo, di un’identità sempre più lontana e sfuggente. Per sua fortuna, presto scoprirà che non serve cercare di capire tutto del mondo, ma che il mondo bisogna viverlo lasciandosi attraversare da esso. Solo così è possibile trasformare la casualità in destino, il proprio. Peraltro, traspare in questa filosofia un’idea precisa del rapporto con l’ambiente che designa

Recensione di   Beaujolais Beaujolais

Emily in Paris

(Serie TV, 2020)

Trama: cretinetti americana saccente e isterica sbarca a Parigi con l'intenzione di romperle ai francesi ma i francesi insegneranno all'anoressico clown triste come si sta al mondo. Nel frattempo tanta, tantissima tipica fuffa wcnetflux.

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Filmamo Festival & Friends

Blog Articles

Valentina PRETTY WOMAN: IL FASCINO INDIMENTICABILE DI UNA MODERNA FAVOLA D'AMORE

PRETTY WOMAN: IL FASCINO INDIMENTICABILE DI UNA MODERNA FAVOLA D'AMORE

Miei cari lettori, la nuova rubrica “Cuori sullo schermo: Viaggi nel mondo delle commedie romantiche” vi da il bevenuto. Nell'universo cinematografico, le commedie romantiche occupano un posto speciale nel mio cuore e sono certa di non essere la sola. Con il loro mix irresistibile di amore, risate e colpi di scena calcolati, ma guai se non ci fossero, queste pellicole hanno il potere di far battere più velocemente il cuore e accendere un sorriso sul volto. Ci trasportano in mondi incantati dove gli incontri casuali diventano destini intrecciati e questo mix perfetto di sentimenti e avventure si trasformano inevitabilmente in epiche dichiarazioni d'amore. Questo genere che io personalmente adoro e che vorrei tornasse a godere del lustro di qualche tempo fa, non è solo intrattenimento; sono una fuga temporanea dalla realtà, un balsamo per l'anima e una costante fonte di speranza che l'amore, con tutte le sue stranezze e imperfezioni, può davvero trionfare, in un mondo che attualmente sembra voler uccidere l’amore in ogni sua forma.Questo viaggio nel mondo rosa del cinema, non può che iniziare parlando della commedia romantica per eccellenza. Il film bandiera di questo genere, per mille aspetti ma soprattutto perché ci ha regalato una delle coppie cinematografiche più iconiche di sempre: Richard Gere e Julia Roberts. Oggi vi racconto di Pretty Woman.Avevo circa 8 anni quando Pretty Woman fu trasmesso per la prima volta in TV. Poco capivo della dinamica, di cosa facesse Vivian nella vita e del perchè Edward invitasse una perfetta sconosciuta nel suo albergo…povera, piccola me! Quello che però mi era chiaro nonostante le mie lacune su certe tematiche che da bambini non si possono di certo capire, era quella innegabile chimica tra la Roberts e Gere che è stata fondamentale a garantire il successo di questa pellicola. Garry Marshall, indimenticato regista scomparso

Francesca Arca PINA MENICHELLI  - LA BELLEZZA MUTA

PINA MENICHELLI - LA BELLEZZA MUTA

Se parliamo di cinema muto, in Italia ci sono probabilmente nomi più noti di Pina Menichelli. Mi riferisco ad esempio a Francesca Bertini o Lyda Borelli ma Pina Menichelli incarna forse in modo più pieno la “diva” degli anni ‘10 dello scorso secolo e la figura della donna così come viene inserita nel contesto storico prima a ridosso e poi durante la Grande Guerra. Approcciarsi alla visione di un qualsiasi film muto presuppone la voglia di entrare in un mondo che ormai ci è quasi del tutto alieno per parametri stilistici ed estetici, sebbene ad esso si debba gran parte delle migliori produzioni successive. La recitazione, prendendo a riferimento il teatro ottocentesco, diventa per ovvie ragioni più calcata, quasi ad esasperare i sentimenti del personaggio secondo una rigida codifica. Bertini e Borelli, in modo del tutto magistrale, fondano il proprio successo sulla capacità di mostrare l’interiorità dei loro personaggi e sull’immedesimazione pressoché totale con essi, secondo l’ottica dell’attore non più mero “agente” ma “agìto”, non più interprete di un ruolo ma ruolo stesso. E questo ruolo è sempre quello della donna fatale dei cosiddetti “diva film”. Fiera, indomita, ribelle, vendicativa, diventa specchio perfetto e contraltare di una società oppressiva che pretende asservimento. Quasi sempre questo tipo di pellicola si conclude con la morte, la distruzione o addirittura il suicidio della protagonista, a simboleggiare l’aspro biasimo della morale dell’epoca che non lascia alcuna prospettiva a coloro che da essa si discostano. Menichelli si affranca da questo tipo di lettura sia dal punto di vista recitativo che da quello più propriamente strumentale e simbolico. L’attrice infatti si muove quasi sempre su un doppio piano di comunicazione. Deve mostrarsi (o meglio mostrare di sapersi mostrare) seduttiva, capace di smuovere a passione chiunque la incontri ma al contempo rimanendo inalterata, non scalfita dai sentimenti

Screenworld TUTTI I FILM DI ZACK SNYDER DAL PEGGIORE AL MIGLIORE

TUTTI I FILM DI ZACK SNYDER DAL PEGGIORE AL MIGLIORE

Nessuno nel panorama cinematografico contemporaneo è discusso - e discutibile - come Zack Snyder. Ogni suo film e ogni sua uscita pubblica fanno partire interminabili discussioni nel web, con vere e proprie fazioni schierate pronte a combattersi commento dopo commento. Piaccia o non piaccia, l’unica cosa che non si può togliere a Snyder è il suo essere un autore. E ciò non vuol dire esprimere alcun giudizio qualitativo ma è semplicemente una constatazione oggettiva. Snyder ha una sua visione - tanto del mondo della narrazione quanto del linguaggio cinematografico - che ha portato avanti, film dopo film, lungo tutta la sua carriera. Un percorso che, in occasione dell’uscita della seconda parte di Rebel Moon, vogliamo affrontare partendo dalla sua opera peggiore e arrivando alla migliore. Rebel Moon - Parte 1&2Partiamo dall’ultima fatica targata Zack Snyder ma, a differenza della scelta distributiva fatta, teniamo unite la Parte 1 e 2 di Rebel Moon. Il progetto, arrivato a cavallo tra il 2023 e il 2024, doveva rappresentare un nuovo approccio al grande blockbuster dopo il suo arrivo su Netflix e la prima opera di assestamento (Army of the Dead) nata dall’unione tra l’autore e il colosso dello streaming. Uno Snyder lontano anagraficamente maturo, lontano dal periodo difficile, che non doveva tener conto di alcuna proprietà intellettuale, libero di creare e con un ottimo budget a disposizione. Il risultato finale però è il perfetto esempio di quello che una parte degli spettatori gli ha sempre rinfacciato: una bella mano per le scene d’azione, gusto per il singolo shot ma d’altro canto un’incapacità narrativa sorprendente. E soprattutto in questo caso un esasperato ma vuoto citazionismo in un progetto che sembra nato nell’epoca sbagliata. Sucker Punch Non si fa alcuna fatica a tirare un fil rouge in grado di unire Rebel Moon e Sucker Punch.

Screenworld I MIGLIORI FILM SUL TENNIS

I MIGLIORI FILM SUL TENNIS

Challengers di Luca Guadagnino sta rubando la scena nelle ultime settimane ed è praticamente sulla bocca di tutti. Un film che, come prevedibile, sfrutta lo sport come contesto (e forse come metafora) per raccontare una storia di conquista, passione e soprattutto conflitto. A questo proposito, diventa più che lecito chiedersi cosa spinga i registi a usare lo sport come viatico delle loro storie: come spesso accade nel cinema, elementi all'apparenza centrali possono occupare uno spazio importante che permetta ai reali temi della pellicola di fluire a dovere verso la mente dello spettatore. Non si dovrebbe parlare di "film sul tennis" di per sé, ma di pellicole che hanno saputo trarre il massimo dalle dinamiche di questo sport per raccontare storie di vario genere nella maniera più interessante possibile. Eccone 5 che potranno rendere più dolce l'attesa del nuovo film di Guadagnino.1. Match Point (2005)Non si può parlare di cinema e di tennis senza citare uno dei lavori più impressionanti e riusciti di Woody Allen. A detta del maestro newyorkese, Match Point potrebbe essere il suo miglior film: una storia di intrighi e ambizione che diventa una delicata partita tra verità e menzogna. Un confronto combattuto colpo su colpo quando un ex tennista, ora istruttore, si ritrova in un contorto gioco di passioni che non porterà a nulla di buono. Forse non un film direttamente sullo sport, ma un'opera che trascende il suo contesto per far emergere un'attenta analisi sull'importanza della casualità nella vita - tema fondante per tutta la filmografia alleniana dopo il 2000.2. Borg McEnroe (2017)Una produzione decisamente più immersa nel tennis, dato che si parla di un confronto reale drammatizzato per l'occasione. Chiacchieratissimo alla sua uscita, complici le interpretazioni sopra le righe dei suoi protagonisti (in particolare di un inaspettato Shia LaBoeuf) e un processo narrativo che accenna

Ignazio Venzano HONG KONG E AMORI IMPOSSIBILI, DAL FUTURO NON SI TORNA (WONG KAR-WAI)
QUATTRO FILM TRA LORO CONNESSI, DAL SAPORE ORIENTALE MA NON TROPPO

HONG KONG E AMORI IMPOSSIBILI, DAL FUTURO NON SI TORNA (WONG KAR-WAI) QUATTRO FILM TRA LORO CONNESSI, DAL SAPORE ORIENTALE MA NON TROPPO

Il titolo collega tra loro quattro film di Wong Kar-Wai, regista nato a Shanghai nel 1958 ma cresciuto a Hong Kong. Si tratta di Days of being wild (1991), Hong Kong Express (1994), In the mood for love (2000) e 2046 (presentato a Cannes nel 2004). Alcuni attori sono presenti in almeno due dei quattro film, il protagonista (Tony Leung) è presente in tutti e quattro. Le situazioni mutano, ma la nota di fondo è la stessa.In Days of being wild la ricerca dell’amore è disturbata dalla situazione psicologica del protagonista, alla ricerca della vera madre avendo scoperto di essere stato adottato, e dalla sua incapacità di pensare a un’unione affettiva stabile. In the mood for love, compatto e coerente, i due personaggi principali si rendono conto che molto probabilmente sono legati dal fatto che i loro rispettivi consorti sono amanti. Anche tra loro sorge simpatia e poi amore, non consumato però. Quando la passione vorrebbe andare oltre, non si ritrovano più, perché nel frattempo la vita li ha portati altrove.Hong Kong Express rappresenta lo scorcio di vita di due poliziotti: il primo punta ad una ragazza che difficilmente si farà trovare, un’altra ragazza prende in simpatia il secondo poliziotto che, distratto da tante cose, si renderà conto troppo tardi (o no?) di un amore possibile.2046 è un film complesso: vi ritroviamo il protagonista di In the mood for love che sta cercando ancora la donna persa anni prima. E’ adesso uno scrittore occupato a completare un racconto di fantascienza, dallo stesso titolo del film, che trova brandelli di amore nella camera 2046, vicino alla sua. Nel film trovano spazio alcune sequenze del racconto di fantascienza, in cui chi raggiunge la destinazione (guarda caso, l’anno 2046) di norma non riesce a tornare indietro. Un lungo, infinito e impressionante viaggio attende

La Prof Dell' Horror FILMAMO È SBARCATO SU YOUTUBE. SEGUITE IL CANALE PER NON PERDERE LE NOVITÀ

FILMAMO È SBARCATO SU YOUTUBE. SEGUITE IL CANALE PER NON PERDERE LE NOVITÀ

Recentemente, FilmAmo è approdato su Youtube, e io ho il piacere di raccontare le mie recensioni attraverso video arricchiti da grafiche e didascalie creative. Registrando in una stanza di circa 24 metri quadri con soffitti alti, tramite smartphone, evitare il riverbero e la ventola del condizionatore, è stata impresa ardua e tempestosa (la prof è creatura freddolosa, i suoi piedi freddi sono qualcosa assai spaventosa. 32 gradi fissi durante l'inverno, inutile dire che quegli audio erano l'inferno). Dopo aver ripulito il possibile, e inserito musiche furbe con sonorità adeguate, per coprire i vari rumori, le prime pillole sono state caricate. Devo ammettere che i sottotitoli automatici, complici degli audio non troppo cristallini, hanno generato qualcosa di ilare, vale la pena di dare un'occhiata solo per leggere i FAVOLOSI strafalcioni generati dal software. Splatters gli schizzacervelli diventa sbattersi gli schizzi e i cervelli, serial killer si trasforma in sarai killer (una profezia? Mi ha ispirato una breve storiella grottesca e spiritosa). Oltre a queste, ci sono altre perle meravigliose. Tornando ai video, niente di più degno de: Il corvo, per incominciare questa nuova avventura, che tra dolore per la terribile perdita di Brandon, e una trama commovente, un po' fa paura, specie se si pensa a ciò che promette il reboot. Ribaltare completamente qualcosa di perfetto, la vedo come una totale mancanza di rispetto. Si è poi passati a un prodotto soft, Megan, una storia che può essere considerata per tutti, nonostante il divieto ai minori di 14 anni. Una bambolina robot che appare molto graziosa, ma se dà di matto, può divenire alquanto furiosa. Successivamente, è toccato a Deathgasm, film che grazie a un'ironia eccezionale, e la presenza di una colonna sonora che ben rappresenta il tema che va a trattare, non posso fare a meno di apprezzare. Metal, splatter,

Cinemaserietv MIGLIORI SERIE TV STORICHE DA VEDERE

MIGLIORI SERIE TV STORICHE DA VEDERE

Le serie tv storiche rappresentano la fonte di intrattenimento perfetta per chiunque desideri viaggiare nel tempo attraverso lo schermo, soprattutto grazie alla loro capacità di catturare l’essenza di epoche passate e trasportare gli spettatori in mondi lontani. Drammi, thriller o storie d'amore attraverso il tempo continuano a catturare milioni di spettatori, sia nel formato breve della miniserie, che stagione dopo stagione nei casi di grandi successi. Alcune di queste, si basano su eventi realmente accaduti, dimostrando che, a volte, la realtà supera la finzione; altre, hanno come protagonisti personaggi immaginari, mentre le più audaci reinventano completamente l'epoca di riferimento per creare mondi inediti ed emozionanti. Da quelle che si concentrano sulla fedele ricostruzione storica, come The Crown, a quelle che mescolano personaggi inventati con ambientazioni storiche autentiche, o che offrono una visione intrigante e originale di eventi del passato, come la nuovissima Mary & George, vi portiamo alla scoperta di alcune delle migliori serie tv storiche da vedere. Mary & GeorgeQuesta nuova serie in costume sfida le convenzioni del genere e si addentra negli angoli oscuri della corte degli Stuart: Mary & George, creata da D.C. Moore e disponibile da domenica 7 aprile in esclusiva su Sky, esplora la scandalosa relazione tra il re d'Inghilterra Giacomo I e il suo favorito, George Villiers, attraverso una lente moderna e senza censure. Con la straordinaria interpretazione di Julianne Moore nei panni della contessa di Buckingham che, attraverso intrighi e sotterfugi, convinse il figlio George (Nicholas Galitzine) a sedurre il re Giacomo I per farne la sua onnipotente amante, questa produzione di Sky Atlantic promette di immergere gli spettatori in un mondo di intrighi, ambizioni sfrenate e passioni proibite. Il rapporto centrale tra Mary e George emerge, soprattutto, come uno degli aspetti più affascinanti della serie: piuttosto che un legame materno convenzionale, assomiglia

Cinemaserietv 5 MIGLIORI FILM PER TEENAGER SU NETFLIX

5 MIGLIORI FILM PER TEENAGER SU NETFLIX

Che siate degli adolescenti o che abbiate già superato da diversi anni quella fase della vita, i film per teenager rimangono comunque una delle migliori forme di intrattenimento che si possano trovare sulla piattaforma Netflix. Il colosso dello streaming offre infatti una vastissima selezione di contenuti appositamente pensati per il pubblico giovane, ma anche per chi ricorda bene cosa significhi essere tale. Si tratta di titoli ambientati alle scuole superiori, che parlano di primi amori, cocenti delusioni ma anche amicizie profonde, di quelle finiamo per portarci dietro (almeno nel cuore) tutta la vita. In questo infinito ventaglio di possibilità, noi abbiamo selezionato cinque pellicole, perfette per tenervi compagnia durante la prossima serata all’insegna di divano e popcorn. Ecco quindi quelli che, secondo noi, sono i migliori film per teenager da vedere su Netflix. 1) Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018)Iniziamo il nostro articolo con quello che, in realtà, è il primo film di una saga composta da tre titoli e basata sulla trilogia letteraria scritta dall’autrice statunitense di origini coreane Jenny Han. Tutte le volte che ho scritto ti amo (2018) ha come protagonista Lara Jean Song Covey (Lana Condor), una studentessa delle superiori timida e romantica che tiene un diario segreto nel quale custodisce delle lettere scritte ai ragazzi di cui è stata innamorata. Le lettere, mai spedite e sempre custodite gelosamente dalla ragazza, un giorno finiscono però misteriosamente nelle mani dei destinatari, tra cui il suo migliore amico d’infanzia nonché ex fidanzato della sorella, Josh, e Peter (Noah Centineo), sua prima cotta e ragazzo più popolare della scuola. Lara Jean finirà, così, per ritrovarsi in una serie di situazioni imbarazzanti, soprattutto quando Peter le chiederà di fingersi fidanzati per far ingelosire i rispettivi interessi amorosi. Tutte le volte che ho scritto ti amo è un

Screenworld I MIGLIORI FILM DI TODD HAYNES

I MIGLIORI FILM DI TODD HAYNES

Fra le uscite più interessanti di marzo, quella di May December rischierebbe di passare clamorosamente inosservata: il nuovo film di Todd Haynes, candidato agli Oscar di quest'anno senza che l'Italia abbia potuto vederlo in tempo, è soltanto l'ennesima opera di uno degli autori più eleganti e importanti degli ultimi decenni di cinema. Non è un'esagerazione considerare Haynes, regista dal cuore postmoderno, come uno dei nomi più influenti dentro e fuori Hollywood: nel corso degli scorsi 40 anni, le sue pellicole hanno sempre lasciato il segno per il loro stile, per la loro capacità innata di ribaltare le convenzioni sociali attraverso la magia dell'estetica e la decostruzione della realtà. L'arrivo di May December rappresenta un'occasione imperdibile per recuperare i lavori di un artista a suo modo trasgressivo, anticonvenzionale e quasi sempre impeccabile nella messa in scena. Ecco quindi i consigli migliori per scoprire il cinema di Todd Haynes, un universo artistico che gioca costantemente tra realtà parallele e storie intrecciate per colpire direttamente chi osserva. 1. Velvet GoldmineDopo un debutto estremamente interessante, tra produzioni premiate al Sundance e piccoli cult come Safe, il 1998 è per Haynes l'anno della ribalta. Velvet Goldmine, opera di culto per gli appassionati, è un intrigante opera di finzione che esplora la vita della rockstar Brian Slade (personalità accattivante che si ispira fortemente a icone come Lou Reed, Iggy Pop e David Bowie). Sfruttando alla perfezione un cast in cui spiccano Ewan McGregor, Jonathan Rhys-Meyers e Christian Bale, questo film mette insieme squarci assai differenti per costruire una narrazione non lineare che cattura dall'inizio alla fine. Una cifra stilistica, soprattutto in sceneggiatura, che rimarrà tale in tutte le opere successive.2. Lontano dal ParadisoPur avendo raggiunto una discreta fama negli anni '90, sono gli inizi degli anni 2000 a consacrare il talento di Haynes anche agli occhi