PRETTY WOMAN: IL FASCINO INDIMENTICABILE DI UNA MODERNA FAVOLA D'AMORE

Miei cari lettori, la nuova rubrica “Cuori sullo schermo: Viaggi nel mondo delle commedie romantiche” vi da il bevenuto.

 

Nell'universo cinematografico, le commedie romantiche occupano un posto speciale nel mio cuore e sono certa di non essere la sola. Con il loro mix irresistibile di amore, risate e colpi di scena calcolati, ma guai se non ci fossero, queste pellicole hanno il potere di far battere più velocemente il cuore e accendere un sorriso sul volto. Ci trasportano in mondi incantati dove gli incontri casuali diventano destini intrecciati e questo mix perfetto di sentimenti e avventure si trasformano inevitabilmente in epiche dichiarazioni d'amore. Questo genere che io personalmente adoro e che vorrei tornasse a godere del lustro di qualche tempo fa, non è solo intrattenimento; sono una fuga temporanea dalla realtà, un balsamo per l'anima e una costante fonte di speranza che l'amore, con tutte le sue stranezze e imperfezioni, può davvero trionfare, in un mondo che attualmente sembra voler uccidere l’amore in ogni sua forma.

Questo viaggio nel mondo rosa del cinema, non può che iniziare parlando della commedia romantica per eccellenza. Il film bandiera di questo genere, per mille aspetti ma soprattutto perché ci ha regalato una delle coppie cinematografiche più iconiche di sempre: Richard Gere e Julia Roberts. Oggi vi racconto di Pretty Woman.

Avevo circa 8 anni quando Pretty Woman fu trasmesso per la prima volta in TV. Poco capivo della dinamica, di cosa facesse Vivian nella vita e del perchè Edward invitasse una perfetta sconosciuta nel suo albergo…povera, piccola me! Quello che però mi era chiaro nonostante le mie lacune su certe tematiche che da bambini non si possono di certo capire, era quella innegabile chimica tra la Roberts e Gere che è stata fondamentale a garantire il successo di questa pellicola. Garry Marshall, indimenticato regista scomparso nel 2016 e che tante commedie ci ha regalato, ha saputo raccontarci dell’amore di una coppia sicuramente improbabile su carta, riuscendo ad eliminare elementi cupi, seri che avrebbero reso questa pellicola meno favola, con poco romanticismo e zero brio. 

In realtà, forse in pochi sanno che inizialmente Pretty Woman, non era stato affatto concepito per essere una romantic comedy, o che Julia Roberts non è stata l’unica attrice ad essere stata presa in considerazione per impersonare Vivian, ruolo che le ha aperto le porte di Hollywood e che le ha fatto guadagnare la prima candidatura per l’Oscar come migliore attrice.

Dopo una piccola ricerca, sono venuta a conoscenza di piccoli aneddoti che non conoscevo sulla realizzazione del film. Documentarmi sui film che amo e scoprire piccole chicche sul “behind the scenes” non solo mi appassiona, ma mi permette di apprezzare ancora di più il lavoro che si cela dietro la realizzazione di piccoli capolavori che diventano parte della quotidianità e della vita di ciascuno di noi. 

Se siete dei gran curiosoni, come la sottoscritta, ecco a voi qualche fun fact che forse non sapevate:

 

1. Non Pretty Woman ma 3000 dollari: In origine avrebbe dovuto intitolarsi 3000 dollari, come la tariffa decisa da Edward per la compagnia di Vivian.

2. Vivian: Sandra Bullock, Meg Ryan, Madonna, Kristin Davis, Sarah Jessica Parker e Drew Barrymore sono state prese in considerazione.

3. Diversa atmosfera: Originariamente il film era stato scritto come un dramma oscuro sulla divisione di classe e la prostituzione a Los Angeles e Vivian dipendente dalla droga. Stare lontana dalla cocaina per una settimana era parte dell'accordo con Edward. Alla fine lei sarebbe tornata a casa per scoprire che Kit aveva avuto un'overdose.

4. Spazio all'improvvisazione: Una delle scene più memorabili del film è quando Edward fa vedere la famosa collana a Vivian prima di andare all'opera. Gere ha improvvisato chiudendo all'improvviso la scatola facendo uno scherzo alla collega che ha riso in modo spontaneo e Garry Marshall ha inserito la scena nel film. A proposito della collana, era davvero di valore. Costava 250.000 dollari ed è arrivata sul set scortata da una guardia armata.

5. L'abito rosso: L'iconico abito rosso con spalle scoperte che indossa Julia Roberts nel film per poco non c'è stato. La costumista Marilyn Vance ha rivelato che lo studio originariamente voleva un semplice vestito nero. Ma lei non ha mollato e così, dopo aver realizzato tre differenti abiti e dopo altrettante prove, ebbe la meglio. Fortunatamente!!

6. Trucchetti efficaci: Durante le riprese della scena in cui Vivian è sdraiata sul pavimento a guardare I Love Lucy , Garry Marshall ha dovuto solleticare i piedi della Roberts per farla ridere così istericamente.

7. La traviata: L'opera che vanno a vedere non è scelta a caso: è La traviata di Giuseppe Verdi, che parla di una prostituta (Violetta) che si innamora di un uomo ricco (Alfredo).

8. Edward: Prima che Richard Gere fosse scelto per interpretare Edward, il ruolo è stato rifiutato da Sylvester Stallone e John Travolta. Sono stati presi in considerazione anche Harrison Ford, Danny Glover, Denzel Washington e Bruce Campbell.

9. Brava Julia: Quando le hanno chiesto se il film era una “glorificazione” della prostituzione, Julia Roberts ha risposto al The Guardian: "Non possiamo piacere a tutti. Pretty Woman è una favola, abbiamo fatto di tutto tranne che mettermi una scarpetta di vetro. E poi, se vogliamo dirla tutta, per 3000 dollari e un weekend con Richard Gere ha fatto un affare!!

10. Cose da fare con $ 100.000: Si può vivere un'esperienza ispirata al film Pretty Woman all'Hotel The Beverly Wilshire al costo di 100.000 dollari.

Lo ammetto, dopo questa mia personale dichiarazione d’amore, ho una gran voglia di rivedere Pretty Woman, per la milionesima volta. Se, come me sentiste l’irrefrenabile desiderio di emozionarvi rivivendo la storia di Edward e Vivian, trovate il film in abbonamento su Netflix e Disney+. 

Alla prossima, miei cari lettori e che la vita continui a essere una dolce commedia, piena di romantiche sorprese!