Barbie

Film - 2023
6,9
818.5K
Barbie è un film con Margot Robbie, Ryan Gosling, America Ferrera, Ariana Greenblatt, Helen Mirren Cast completo. Regia di Greta Gerwig. Titolo originale Barbie Genere Commedia.

recensioni

Barbieturici di  Roberto Flauto Roberto Flauto
La rinuncia a un mondo perfetto non è la rinuncia a un mondo migliore.(Edgar Morin) PrologoIn un mondo più povero “perfetto”, ogni individuo avrebbe l’intelligenza di un premio Nobel per la chimica, l’aspetto fisico di un atleta professionista e il fascino di un tramonto di fine autunno riflesso negli occhi della persona amata. Per fortuna, non è così. E lo sai bene: sai per dolorosa esperienza che il mondo è ricco e complesso, e quindi che la maggior parte delle persone ha l’intelligenza di un atleta professionista, l’aspetto fisico di un premio Nobel per la chimica e il sex appeal del reparto di ortopedia di un ospedale geriatrico. PremessaI desideri non sono diritti. La libertà è più importante dell’uguaglianza. La competizione non è negativa in sé (anzi, essa è il motore del divenire sociale – ma anche biologico), la cooperazione non è positiva in sé (talvolta, o spesso, è la genesi dell’atrofia – sociale, individuale, culturale, ecc.) Non esistono pasti gratis. L’amore, la libertà, la poesia implicano la diversità, l’esclusione, la separazione.L’odio, l’oscurantismo, la stupidità implicano l’uguaglianza, l’inclusione, l’unione. Nel gioco della vita – della “natura” (con e senza virgolette) – vale tutto, è ammessa ogni strategia, anche la più orribile, affinché si duri quel tanto che basta per lasciare più discendenti degli altri. L'origine del mondo, di ogni mondo, è esattamente quella dipinta da Courbet. PreamboloUn mondo perfetto non solo non è possibile, ma non è nemmeno auspicabile.Se tu hai l’idea di un mondo perfetto, e tenti di attuarla, l’unico risultato possibile è un campo di concentramento. ProemioEsistono i limiti, le imperfezioni, le necessità, il caso, le unicità, il genio, la bellezza, l’imprecisione, i dislivelli, il merito, l’agonismo, le cose che non possono che essere effimere, transitorie, passeggere. Preludio“Lisa vs Malibu Stacy”, s. 5 e. 14, 1F12, 17 febbraio Leggi tutto
Recensione di  Francesca Francesca
Una critica smaccata al patriarcato della realtà, ma anche alla bellezza perfetta e alla felicità perenni della finzione, tutto circondato da tante sfumature di rosa, spiagge finte e un pizzico di musical improbabile. Questo è il film “Barbie”.Quando mi hanno proposto di vederlo credevo fosse la classica pellicola per bambini ed adulti/bambini, ma dietro la macchina da presa c’è Greta Gerwig e sapevo che dopo “Lady Bird” non poteva cedere alla pura banalità. E così il film a sogni rosa, sebbene con qualche stereotipo e cliché, sotto sotto non è mai scontato: dalla società matriarcale di Barbieland, dove i Ken non sono che burattini muscolosi nullafacenti in preda alle decisioni delle Barbie, al Ken alias Ryan Gosling che dopo un salto nella realtà prova ad importare il patriarcato anche a Barbieland, ovviamente senza successo.La critica alla società odierna è un sottotesto tagliente che fa da sfondo a tutto il film… fino al finale fiabesco e purtroppo molto scontato… che però non vi spoilero!Buona visione e sogni rosa! Leggi tutto
Recensione contenente spoiler di  Claudia Calcagno Claudia Calcagno
SoundtrackDirectionCostumesScenographyMake-upActingScreenplay
Ho apprezzato molto di questo film la fotografia e la scenografia, i colori e alcune scene sono visivamente molto belle, uno spettacolo pop per gli occhi. Le parti comiche e talvolta demenziali poi mi hanno strappato più di una risata e ho trovato tutta la parte “leggera” del film davvero ben fatta e a mio avviso impeccabile. Poi purtroppo hanno deciso che volevano anche far passare un messaggio e così sia la trama che tutta la sceneggiatura, beh l'ho trovata alquanto banale e mal scritta. A mio parere devo avere un problema con Noah Baubach perché al pari di Storia di un matrimonio, che non mi era per niente piaciuto, ho trovato i personaggi tremendamente piatti, spesso i secondari quasi inutili e mentre gli occhi godono dello spettacolo multicolori a cui assistono, la mente è confinata in una retorica in cui esistono solo il bianco contrapposto al nero, il maschio contrapposto alla femmina, senza non dico colori ma nemmeno tonalità di grigio. In questo film le figure maschili sono tutte, tutte, tremendamente stupide (talvolta fanno tenerezza, come Ken) ma comunque sono esattamente l'equivalente della raffigurazione delle donne tutte belle, stupide e stordite ma al contrario. E il messaggio che passa pare essere che o comandano gli uomini, stupidi, o comandano le donne, tutte invece tremendamente realizzate e la cui identità corrisponde al lavoro che svolgono. Sì provano a trattare questo problema con Barbie stereotipo che infatti si strugge di non saper far nulla e poi si consola del suo essere semplicemente Barbie, ma caso strano scappa da quel mondo per andare in quello reale e li , diventata donna e non più bambola, cosa fa? Va a controllare di avere una vagina. In effeti cos'altro distingue una donna da una bambola??? Insomma speravo in un finale decisamente diverso in cui Leggi tutto
Recensione di  Valentina Valentina
SoundtrackCostumesScenographyActing
Ho atteso questo film da quando ne è stata annunciata la realizzazione…e non mi ha delusa affatto!!! Tutto ciò che pensate possiate trovarci, lo troverete! Tanto rosa, tanta plastica, un mondo pastello di pura immaginazione, stereotipi di ogni tipo! Insomma, tutto ciò che ha avvicinato ogni bambina alla bambola più iconica del pianeta e che di Barbie ha amato ogni singola cosa, ogni gadget, abito ecc non resterà delusa. Ma poi….ti sorprende, cambia sfumatura pur non perdendo il suo ritmo color pastello, tocca tematiche attuali, di un certo spessore e lo fa senza mezzi termini, con ironia e sagacia!Margot Robbie, che adoro e che ho sempre visto come una Barbie in carne e ossa, non è solo bella ma tanto brava, ha fiuto ed ha fatto decisamente centro! Ma la vera star del film porta il nome di Ryan Gosling che si conferma come l'attore più bravo, versatile, completo e credibile della sua generazione!Semplicemente strepitoso, un Ken troppo, troppo Kool! 🤣 Se volete un consiglio, amanti di Barbie e non, andate a vedere questo film, non ve ne pentirete!!! Leggi tutto
Più stereotipo o più strambo? di  Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi
La scelta di affidare un film sul principale prodotto del più grande brand mondiale di giocattoli ad una coppia di autori intellettuali e mai misuratisi con un blockbuster si rivela sin dall'inizio una sfida rischiosa, ma capace di incuriosire tutti i palati. Così come lo è fare un film femminista partendo dal più grande stereotipo del genere femminile. Il risultato? Un'opera gradevole e divertente con un incipit citazionista strepitoso (non per niente già scelto come trailer) che ha nella prima parte la sua forza. Poi man mano che la trama prosegue si sfilaccia, perde di efficacia, il bisogno di trovare una morale si affaccia e il film si perde. Bisogna però riconoscergli la prerogativa di porre domande sulla morte, grande tabù della nostra società, e questo non è poco. La sceneggiatura, scritta dalla regista con l'aiuto di Noah Baumbach (suo marito nella vita), ha come chiaro faro The Truman Show con una spruzzatina di Toy Story, due capisaldi del cinema fine anni '90. Non tutto è particolamente originale, non tutti gli ingranaggi girano al ritmo giusto, ma il film intrattiene. Il limite della Gerwig come regista si vede nelle scene di azione, come l'inseguimento in auto, la sfida in spiaggia o la fuga dal building Mattel. Decisamente più nelle sue corde quelle da musical, che sono gradevoli, ma faticano ad integrarsi col resto della pellicola. Margot Robbie è perfetta per il ruolo, riesce a impersonare un'icona in modo incredibile e non si tratta solamente di una strabiliante perfezione fisica. Divertente e divertito Ryan Gosling che torna a numeri musicali dopo La La Land. Scenografie e costumi sono a dir poco strabilianti. Barbie non è un capolavoro, ma è il prodotto che una grande industria cinematografica come quella statunitense dovrebbe cercare di produrre sempre, almemo come film stereotipo (incece spesso un Leggi tutto
Recensione di  Emiliano Baglio Emiliano Baglio
BarbieGreta Gerwig costruisce un pamphlet femminista neppure particolarmente originale dimenticandosi che starebbe girando un film.Quando in un film per spiegare dei concetti l'autore invece di affidarsi alle immagini si affida ai dialoghi spesso significa che c'è qualcosa che non va.Purtroppo Barbie, il terzo film da regista di Greta Gerwig, è un film i cui concetti di fondo vengono spesso veicolati attraverso estenuanti monologhi esplicativi e didascalici.Probabilmente Greta Gerwig non era la persona giusta per realizzare Barbie.Al di là dell'entusiasmo della Mattel è evidente che alla regista della bambola interessasse poco e nulla se non come mezzo per mettere in piedi un film discorsivo e teorico più che visivo sul femminismo.Una vera e propria lezioncina ad uso e consumo del grande pubblico, incarnato alla perfezione dal monologo di America Ferrera in cui viene spiegato quanto sia difficile essere donna.Il punto purtroppo è proprio che Greta Gerwig invece di mostrare le cose, il più delle volte le spiega.Non si capisce nemmeno bene che film avesse in mente la regista.Se una commedia con scene slapstick come nelle sequenze che vedono protagonista Will Ferrell nella parte dell'Amministratore delegato della Mattel, incarnazione del patriarcato declinato nelle vesti di una serie di perfetti deficienti; oppure un musical kitsch e coloratissimo come nelle varie e riuscitissime sequenze di ballo o in tutta la prima parte, la migliore, in cui viene descritto il mondo perfetto in cui vivono le varie Barbie compresa Margot Robbie ed i vari sottoposti Ken primo tra tutti un sorprendente Ryan Gosling.Fatto sta che nel momento in cui Barbie stereotipo comincia a manifestare delle disfunzioni e si reca nel mondo reale seguita (a sua insaputa) da Ken il film si sfalda inesorabilmente svelando una trama ai limiti dell'inesistente che spreca occasioni su occasioni, ricorre continuamente ai dialoghi per mettere bene in chiaro gli intenti Leggi tutto
Un grande boh di  Francesca Arca Francesca Arca
Farmi insegnare il femminismo da Barbie mi sembra come farmi insegnare la democrazia da Capitan America. Mi rendo conto che sia un'operazione marketing davvero ben riuscita e che sia diffcile parlarne male ma io davvero non sono riuscita ad apprezzarlo. Un magnifico spottone per la Mattel pronta a rifarsi la verginità. Se lo valuto nella sua dimensione trash può anche essermi simpatico ma se davvero deve avere una funzione didascalica preferisco altro. Leggi tutto
8/10 di  Alessandro Castrini Alessandro Castrini
SoundtrackCostumesScenographyMake-upSpecial effectsActingDirectionScreenplay
Sceneggiatura 1.3/2Regia 1.3/2Attori 1.3/1.5Fotografia 1.3/1.5Scenografia effetti visivi 0.8/1Trucco, acconciature, costumi 0.9/1Suoni e colonna sonora 0.9/1Bonus ++ I temi trattati in questo film sono molto attuali e la realizzazione è stata buona. Sono un pò deluso dalla sceneggiatura che risulta un pò banale. Leggi tutto
Recensione di  Nikylisa82 Nikylisa82
SoundtrackDirectionScreenplayCostumesScenographyMake-upSpecial effectsActing
Emozionante e pieno di passione, ti stringe il cuore ♥️

trama

Vivere a Barbie Land significa essere perfetti in un luogo perfetto. A meno che tu non stia attraversando una crisi esistenziale. Oppure tu sia un Ken.

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

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