Più stereotipo o più strambo?

La scelta di affidare un film sul principale prodotto del più grande brand mondiale di giocattoli ad una coppia di autori intellettuali e mai misuratisi con un blockbuster si rivela sin dall'inizio una sfida rischiosa, ma capace di incuriosire tutti i palati. Così come lo è fare un film femminista partendo dal più grande stereotipo del genere femminile. 

Il risultato? Un'opera gradevole e divertente con un incipit citazionista strepitoso (non per niente già scelto come trailer) che ha nella prima parte la sua forza. Poi man mano che la trama prosegue si sfilaccia, perde di efficacia, il bisogno di trovare una morale si affaccia e il film si perde. Bisogna però riconoscergli la prerogativa di porre domande sulla morte, grande tabù della nostra società, e questo non è  poco. 

La sceneggiatura, scritta dalla regista con l'aiuto di Noah Baumbach (suo marito nella vita), ha come chiaro faro The Truman Show con una spruzzatina di Toy Story, due capisaldi del cinema fine anni '90. Non tutto è  particolamente originale, non tutti gli ingranaggi girano al ritmo giusto, ma il film intrattiene. 
Il limite della Gerwig come regista si vede nelle scene di azione, come l'inseguimento in auto, la sfida in spiaggia o la fuga dal building Mattel. Decisamente più nelle sue corde quelle da musical, che sono gradevoli, ma faticano ad integrarsi col resto della pellicola. 

Margot Robbie è perfetta per il ruolo, riesce a impersonare un'icona in modo incredibile e non si tratta solamente di una strabiliante perfezione fisica. Divertente e divertito Ryan Gosling che torna a numeri musicali dopo La La Land. Scenografie e costumi sono a dir poco strabilianti. 

Barbie non è un capolavoro, ma è  il prodotto che una grande industria cinematografica come quella statunitense dovrebbe cercare di produrre sempre, almemo come film stereotipo (incece spesso un film medio è decisamente sotto questo standard), invece sembra più il film strambo ed è un vero peccato. Da vedere, non so se da capire perché a un certo punto credo si siano persi anche gli autori.