Barbieturici

 

 

La rinuncia a un mondo perfetto non è la rinuncia a un mondo migliore.

(Edgar Morin)

 

 

 

Prologo

In un mondo più povero “perfetto”, ogni individuo avrebbe l’intelligenza di un premio Nobel per la chimica, l’aspetto fisico di un atleta professionista e il fascino di un tramonto di fine autunno riflesso negli occhi della persona amata. Per fortuna, non è così. E lo sai bene: sai per dolorosa esperienza che il mondo è ricco e complesso, e quindi che la maggior parte delle persone ha l’intelligenza di un atleta professionista, l’aspetto fisico di un premio Nobel per la chimica e il sex appeal del reparto di ortopedia di un ospedale geriatrico. 

 

 

 

Premessa

I desideri non sono diritti.

 

La libertà è più importante dell’uguaglianza.

 

La competizione non è negativa in sé (anzi, essa è il motore del divenire sociale – ma anche biologico), la cooperazione non è positiva in sé (talvolta, o spesso, è la genesi dell’atrofia – sociale, individuale, culturale, ecc.)

 

Non esistono pasti gratis.

 

L’amore, la libertà, la poesia implicano la diversità, l’esclusione, la separazione.

L’odio, l’oscurantismo, la stupidità implicano l’uguaglianza, l’inclusione, l’unione.

 

Nel gioco della vita – della “natura” (con e senza virgolette) – vale tutto, è ammessa ogni strategia, anche la più orribile, affinché si duri quel tanto che basta per lasciare più discendenti degli altri.

 

L'origine del mondo, di ogni mondo, è esattamente quella dipinta da Courbet.

 

 

 

Preambolo

Un mondo perfetto non solo non è possibile, ma non è nemmeno auspicabile.

Se tu hai l’idea di un mondo perfetto, e tenti di attuarla, l’unico risultato possibile è un campo di concentramento.

 

 

 

Proemio

Esistono i limiti, le imperfezioni, le necessità, il caso, le unicità, il genio, la bellezza, l’imprecisione, i dislivelli, il merito, l’agonismo, le cose che non possono che essere effimere, transitorie, passeggere. 

 

 

 

Preludio

“Lisa vs Malibu Stacy”, s. 5 e. 14, 1F12, 17 febbraio 1994: non c’è altro da aggiungere.

 

 

 

Prolusione

Il cancro del politicamente corretto, della cancel culture, dell’identity politics, e tutte le cancerogene derive di queste retoriche, in questi ultimi anni, hanno preso l’ideale di tanti leader illuminati della nostra Storia, sconfiggere le discriminazioni con l’eguaglianza, e l’hanno capovolto nel suo contrario: instaurare l’eguaglianza attraverso le discriminazioni.

 

 

 

Overture

Guarda fuori dalla finestra.

Questo è il mondo.

Fai la tua mossa.

 

 

 

Barbie

Molto bello per montaggio, recitazione, colori, marketing, pubblicità, ricavi.

Peccato che il messaggio che veicoli sia infondato, contraddittorio e pericoloso.

 

 

 

 

 

 

E ora dimentichiamoci delle preoccupazioni con una bella coppa di gelato alla fragola,

(Malibu Stacy)