Talk to Me

Film - 2023
7,0
152.9K
Talk to Me è un film con Sophie Wilde, Alexandra Jensen, Joe Bird, Otis Dhanji, Miranda Otto Cast completo. Regia di Michael Philippou, Danny Philippou. Titolo originale Talk to Me, durata 95 minuti. Generi Horror, Thriller.

recensioni

Un esordio promettente di  La Prof Dell' Horror La Prof Dell' Horror
L'Australia è una terra sorprendente, non di rado, ci ammalia con piccole perle horror ricche di spunti interessanti.Tra le varie proposte, ho adorato Wolf Creek 1 e 2, e il più recente Sissy. "Talk to me", è la prima opera alla regia e sceneggiatura degli youtuber Danny e Michael Philippou, e sorprende al punto giusto.A primo acchito la pellicola può depistare lo spettatore, incanalandolo verso cliché già visti, forse perfino abusati. Un gruppo di adolescenti, una seduta spiritica, la ricerca del divertimento sfrenato, e una protagonista un po' sfigata, che si presta a un'avventura proibita,pur di farsi accettare. Fin qui, tutto regolare. Ma, ben presto la storia vira su un'elevata tensione, promettendo discreti colpi di scena, e brividi aprofusione. 90 secondi, la regola che non puoi infrangere, se non vuoi stravolgere la tua esistenza, irrimediabilmente.Una mano, un feticcio da stringere, da utilizzare per esplorare dimensioni parallele, emozioni che nemmeno la più feroce delle droghe potrebbe farsperimentare. Oscurità, percezione di abbandono, navigare in alto mare, e infine, lasciarsi profanare, da spiriti sconosciuti in cerca di quella vita perdutamagari troppo presto, per colpa di un destino così infame e disonesto. Un contatto, di frequente è proprio quello che manca, che viene di sovente negato, sia da adulti, che da ragazzini, ed è sempre atrocemente anelato.Comunicazione, senso di appartenenza, desiderare qualcosa e non ottenerlo, talvolta è la peggior violenza. E così Mia azzarda decisioni sbagliate, e nepaga lo scotto. Intraprende dunque un sentiero difficile, quello del perdono: anime dannate e incertezze la condurranno in un viaggio malato,tormentato, e porre rimedio parrà la scelta più giusta, seppure osservata attraverso uno sguardo offuscato. In fondo, non è ciò che tutti noi desideriamo? Rimediare a un errore, a volte fatto in buona fede, e lottare con le nostre forze contro mille e più demoniche ostacolano l'astruso Leggi tutto
Una nuova speranza di  Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi
L'horror è un genere fortemente canonizzato e stereotipato, tant'è che già trenta anni fa un maestro come Craven analizzò e giocò con questi stilemi nel primo Scream. Da allora probabilmente lo spettatore è più smaliziato e girare un horror è diventato più difficile. A questo dobbiamo aggiungere il fatto che gli horror si rivolgono prevalentemente ad un pubblico giovane e per questo le nuove tecnologie spesso sono diventate coprotagoniste di questo genere sin dai tempi di The Blair witch project. Questo Talk to me si inserisce perfettamente nel solco degli horror adolescenziali con sedute spiritiche annesse. Non racconta molto di nuovo, né spaventa troppo, probabilmente impressiona e sul grande schermo funziona. Non è molto, ma bisogna pur ammettere che alcune trovate visive dei due fratelli registi esordienti funzionano; nella parte finale il cono di luce che si forma sullo schermo nero è un immagine fortemente cinematografica. Bello anche il ritorno ad un horror molto fisico che basa i suoi effetti più sul trucco che sulla computer grafica. Un artiginato riuscito. Non un film che fa impazzire, ma un'opera che fa sperare nella scoperta di una coppia di registi con l'occhio giusto, che sembra possano fare di meglio con una sceneggiatura più riuscita. Leggi tutto
Recensione di  Balkan Castevet Balkan Castevet
Talk to me è un film pregno di simboli ricorrenti, l'acqua, i riflessi e dove l''arco narrativo della protagonista Mia è sempre centrale e centrato.Mia, fin da subito, viene presentata come sola, dato che al funerale cioè che è dietro di lei è fuori fuoco, ma anche a casa, da notare che la “sua” casa, e del padre, ha il nero come colore principale proprio a ricordare non solo il lutto ma l'oscurità e l'estraneità che vive li in quell'ambiente.Non è un caso che invece nella casa della sua amica la fotografia è molto più calda perchè per Mia è li il suo ambiente realmente di comfort.La regia dei Philippou è molto precisa e studiata nel come inquadrare la protagonista, l'uso dei fuori fuoco, la distanza tra lei e l'ambiente fa sempre capire il suo stato d'animo, la sua solitudine e il fatto che non abbia mai davvero superato il lutto della madre vivendo costantemente nel passato.E' emblematico che quasi per sentirsi viva cerca di vedere il proprio riflesso, nella casa degli amici la vediamo specchiarsi in un acquario perchè l'acqua, la pioggia ricorda il giorno che è morta sua madre, durante la pioggia e non a caso Mia ha di continuo il raffreddore proprio perchè mentalmente è rimasta ancorata in quel giorno percià ha ancora il freddo residuo di quella giornata.La narrazione è perfettamente funzionale allo scopo del film e non a caso mostra come la giovane protagonista sia ancora innamorata del suo ex, ancora una volta il passato non superato ne metabolizzato, che è anche l'attuale ragazzo della sua migliore amica.I rapporti tra i personaggi sono scritti e scanditi bene, dal rapporto conflittuale tra Mia e il padre, tutta la dinamica con Riley, è vero che alcuni personaggi nel prosegue del film un po' spariscono, su tutti l'amico Leggi tutto

trama

Un gruppo di giovani amici scopre come evocare i demoni facendo uso di un'antica mano imbalsamata, finché uno di loro si spinge troppo oltre aprendo irrimediabilmente le porte al mondo degli spiriti. Perseguitato così da visioni soprannaturali, il gruppo si trova inconsapevolmente al centro di una possessione devastante che porterà a porsi una domanda importante: meglio fidarsi dei vivi o dei morti?

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

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