Una famiglia numerosa si stipa in un trilocale di una squallida periferia. Dodici persone, presto raggiunte, all'improvviso, dal figliol prodigo, uscito di prigione. Come se non bastasse, il televisore, poi il divano e infine il il frigorifero svanisce nel nulla. Ciononostante la vita continua, con gli esaurimenti nervosi della mamma, le assenze del papà; la figlia Julie, assistente sociale abbandonata, singhiozza sempre; sua sorella, mentre prova il "coro degli schiavi ebrei", aspetta con impazienza la sua fidanzata arruolata.