Il film gioca sulla dinamica reale, non reale incentrando la storia dal punto di vista della protagonista Meg che ha subito un forte trauma da cui è uscita fisicamente di recente, lo si mostra ad inizio film, ma mentalmente il trauma è ancora forte su di lei.La regista Olivia West Lloyd, opera prima per lei, mostra cura per la messa in scena e anche delle buone singole inquadrature.L'inquadrare distanti Meg e il marito Scott fa comprendere come il loro rapporto non sia dei migliori e ciò oltre che dalla storia viene fatto comprendere proprio dalla regie e dalle inquadrature.Di fatto Meg si sentirà "chiusa" nella vecchia casa di famiglia di Scott, la regia infatti mostra la porta del garage che da chiusa viene aperta e al suo interno vi è una moto, simbolo di possibile evasione. Tale voglia, contrastate dalla claustrofobia percepita dalla protagonista.La voglia di evasione di Meg è data anche da altri aspetti, come il suo insistere nelle passeggiate, nel cercare uno spazio aperto e nel momento onirico con la sua mano in un campo all'aperto che tende verso il Sole.Dunque i dubbi di Meg sul marito ma anche su Madelin, cugina di Scott, che sembra onnipresente e "invadente".Il film giocherà sul fatto se sia reale o meno ciò che Meg vede, le apparizioni di donne tra i boschi, le reazioni di Scott, le notti nella casa.Ci sono delle scene di tensione riuscite come ad esempio quella in cui Meg mangia l'insalata in piede o anche quando sempre la protagonista osserva Scott e Madelin divertirsi, suonare il piano con un'inquadratura d'effetto e significativa dove Meg è in disparte riflessa dalla finestra, distante dal marito e la cugina mentre suonano il piano ridendo e scherzando.La fotografia gioca su toni cupi, interessanti i verdi di notte per rendere inquietante l'ambientazione,Leggi tutto
trama
Meg sta cercando di riadattarsi alla normalità dopo essere sopravvissuta a un rapimento traumatico, ma il suo senso della realtà inizia presto a deteriorarsi quando viaggia con suo marito nel complesso isolato della sua ricca famiglia.