Presumibilmente ispirata a Le 4 dimensioni di Greta di Pete Walker, questa è un'altra commedia sessuale degli anni '70 girata in 3D. Walter Boos però è andato fino in fondo: non abbiamo solo qualche scena con le tette in 3D, l'intero film è girato in 3D. Lo spettatore se lo ricorda costantemente, perché la cinematografia è davvero bizzarra con molte scene con angolazioni di ripresa piuttosto particolari che enfatizzano fortemente gli effetti 3D, ad es. una ragazza su un'altalena che si muove verso (e sopra) la telecamera, ramoscelli che colpiscono il finestrino di una macchina e molti altri ancora. L'esagerazione del 3D rende queste scene piuttosto divertenti, poiché gli effetti sono completamente esagerati.