Lewis Black, erede al trono della commedia di George Carlin, si è esibito in questo set pochi giorni dopo la chiusura del resto d'America (allo spettacolo è stato permesso di andare avanti perché era in una sede sovrana dei nativi americani), quindi il suo commento copre il nostro l'attuale ansia indotta dal Corona e la sua esilarante frustrazione per L'Orange-One-Who-Must-Not-Be-Named.