L'ultima luna di settembre

Film - 2023
7,0
25.7K
L'ultima luna di settembre è un film con Amarsaikhan Baljinnyam, Tenuun-Erdene Garamkhand, Damdin Sovd, Davaasamba Sharav, Tserendarizav Dashnyam Cast completo. Regia di Amarsaikhan Baljinnyam. Titolo originale Эргэж ирэхгүй намар, durata 90 minuti. Generi Commedia, Dramma.

recensioni

Paesaggi e tramonti non fanno un film di  Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi
Arrivano sempre più spesso sui nostri schermi opere di paesi poco conosciuti, poco frequentati e poco visitati. Il cinema diventa una pubblicità per queste nazioni che aprono il loro sguardo e la loro cultura al mondo. Ci riuscì con successo il Buthan che portò addirittura alla nomination all'Oscar come miglior film internazionale Lunana - Il villaggio alla fine del mondo. Adesso tocca alla Mongolia, nazione non propriamente famosa per la sua cinematografia. A onor del vero non sarà questo L'ultima luna di settembre a portarla negli annali anche se la formula sembra avvicinarsi molto a quella dei predecessori. La regola sembra essere quella della presenza di un bambino e di un adulto sull'orlo di una crisi. La lacrima facile è garantita così da poter lanciare lo sguardo su stupefacenti panorami naturali e tramonti mozzafiato. L'ultima luna di settembre, opera di prima dello stesso protagonista, si nutre di sentimenti semplici, raccontati con gusto prettamente asiatico e un occhio decisamente popolare. Il regista indugia sulla lacrima, ama il rallentatore e si basa su una sceneggiatura che non si stufa di sottolineare ogni passo della trama. Decisamente acerbo e ridondante.L'elegia della natura è portata fino in fondo accompagnata dalla demonificazione del cellulare, che non è più strumento di vicinanza, ma mezzo di delusioni. Collegarsi col mondo sembra portare solo cose negative... sarà davvero così? Insomma un bel film per vedere i panorami della Mongolia, ma per questo in realtà c'è gia il National Geographic, per il resto lascerei perdere. Leggi tutto
Recensione di  Ignazio Venzano Ignazio Venzano
La principale ragione di curiosità per questo film è certamente la Mongolia. Qui siamo in un preciso contesto di campagna, in una zona dove c'è da tagliare l'erba; anche se non è il deserto o l'arida steppa, è ugualmente un'ambientazione non usuale. Di più, c'è la difficoltà di far funzionare i cellulari e parlare con chi sta in città, la linea arriva poco e male. Il ragazzo che sa molto di come si vive lì vive con i nonni, e si appoggia ad un uomo venuto dalla città alla ricerca di una figura paterna: questo è il messaggio principale che io ho visto nel film. Come ci si può aspettare in molti film di questo tipo, la narrazione è relativamente lenta, in effetti non ci sono molte cose da dire. Però i sentimenti sono trattati con sufficiente delicatezza e verosimiglianza, e in più, come già detto, c'è qualcosa di non consueto, il panorama di un pezzo di terra lontana, in cui difficilmente noi andremo. Leggi tutto

trama

Quando l’anziano padre si ammala gravemente, Tulgaa, che da anni vive in città, torna al suo villaggio natale sulle remote colline della Mongolia per assisterlo. Il destino farà però il suo corso e poco dopo l’anziano verrà a mancare. Tulgaa decide di restare a vivere nella iurta del padre, per portare a termine il raccolto che l’uomo aveva promesso di completare prima dell’ultima Luna piena di settembre. Mentre lavora nei campi, Tulgaa incontra un bambino di dieci anni, Tuntuulei, che vive da solo con i nonni mentre la madre lavora in città. Tra i due nasce un rapporto inizialmente di sfida, ma che andrà via via ad allentarsi per far spazio a un legame di stima e condivisione.

trailer

supporto fisico

DVD e Blu-Ray

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