Nel 1994 Giuseppe Tornatore, divenuto famoso in tutto il mondo grazie all'Oscar di “Nuovo Cinema Paradiso” conseguito nel 1990, realizza il suo Magnum Opus ed entra definitivamente nella Storia del Cinema contemporaneo.

E' un film che bisogna vedere, conoscere ed analizzare sequenza per sequenza perché è Cinema a 360° senza se e senza ma.

Viene definito il film dei registi in quanto oltre al Maestro Tornatore abbiamo anche la straordinaria performance di Roman Polanski e quella, meno appariscente ma decisamente ottima, di Sergio Rubini.

Completano il quadro una interpretazione da brivido di Gerard Depardieu (una delle più belle recitazioni che abbia mai visto) e una colonna sonora che si adatta perfettamente ai vari contesti che si susseguono nel film creata dai Morricone, il padre Ennio e il figlio Andrea.

La sceneggiatura viene, spesso, studiata nelle scuole di Cinema: è un puzzle perfetto e criptico in cui a dei brevissimi flash corrispondono dei dialoghi lunghi e profondi che se, da una parte, confondono apparentemente lo spettatore, dall'altro lo imprigiona (esattamente come lo scrittore Onoff) all'interno di un rebus che non si riesce a decifrare.

E' Cinema che diventa Teatro, è un film dove il Tempo perde di significato (eppure sarà così importante nella risoluzione del misterioso enigma), dove la memoria interroga se stessa e dove i ricordi falliscono, dove lo Spazio termina all'interno di un Commissariato, dove il giudizio non dipende da un Tribunale ma solamente da se stessi…

La storia, già dall'inizio, mette i brividi: in una notte con un temporale, all'interno di un bosco si sente uno sparo. Poco dopo un uomo (Depardieu) corre (o fugge da qualcosa) ma viene subito dopo fermato da alcuni poliziotti che gli chiedono il documento d'identità.

L'uomo, con sorpresa, scopre di non averlo e pertanto gli agenti lo portano al vicino Commissariato dove si sta attendendo l'arrivo del Commissario (Polanski) che tarda ad arrivare in quanto ha dovuto iniziare le indagini per un omicidio commesso nelle vicinanze qualche ora prima.

Da questo momento in poi, il Commissario cercherà, domanda dopo domanda, di capire chi ha davanti e da cosa l'uomo stava fuggendo…

Anche la canzone “Ricordare” cantata da Depardieu contribuisce a far entrare lo spettatore nel fulcro narrativo della pellicola…

Capolavoro.