1994, l'anno di Tornatore e Polanski, “Una pura formalità” da un lato, “La Morte e la fanciulla” dall'altro, due film estremamente diversi eppure con parecchi elementi in comune.
Entrambi si svolgono in un ambiente chiuso con un numero ristretto di attori, entrambi i film si svolgono di notte e terminano il mattino dopo.
Capolavoro quello di Tornatore e grande film questo di Polanski con un trio di attori di altissimo livello: Ben Kingsley (reduce da “Schindler List”), Sigourney Weaver e Stuart Wilson.
Il film è un thriller tesissimo dove, fino alla fine, lo spettatore non riesce a separare ciò che è verità da ciò che è bugia.
La storia si svolge nell'America del Sud e vede come protagonisti iniziali i coniugi Escobar, Gerardo (Wilson) e Paulina (Weaver) che vivono in una casa sopra una scogliera; Gerardo è un avvocato che collabora alle indagini sulle uccisioni seguite al colpo di Stato del loro paese mentre Paulina è una delle tante donne vittime di stupro da parte dei gerarchi che stavano al potere anni addietro.
Paulina ha un chiodo fisso, sa che il suo stupratore è il Dottor Miranda che, più volte, ha abusato di lei e per tale motivo spera un giorno di riuscirlo ad incontrare di persona.
Una sera Gerardo rimane in panne con la sua auto e un gentile automobilista si offre di portarlo a casa dove l'avvocato vuole ricambiare la cortesia invitandolo a rimanere a cena ma c'è un problema che Gerardo ignora; Paulina si è incuriosita di questo sconosciuto e pur non volendo credere alle sue orecchie si arrende davanti ad una certezza: quell'uomo ospite in casa sua è proprio il Dottor Miranda, il suo stupratore…
La convinzione di Paulina è genuina o è frutto della sua fantasia e del desiderio di vendetta?
In una notte si scoprirà tutto.
Grandi prove attoriali del trio e ottimo lavoro del Maestro Polanski.
Da vedere per gustarsi una delle migliori prove di Sigourney Weaver.