Un due tre, chi non stila una lista uno zombie è

Diretto dal regista Yûsuke Ishida, Zombie 100 - Cento cose da fare prima di non-morire è una gradevole horror comedy, creata dal visionario Haro Aso (autore della favolosa e allucinogena Alice in Borderland). 

La pellicola si rifà al manga, probabilmente barcollando un po' qua e là, effettivamente due ore non sono poche, ma c'è da dire che scorrono piacevolmente, in un'ambientazione assurda, incoerente. Una delle cose più riuscite è senza ombra di dubbio l'inizio. Il modo in cui vengono narrati i fatti, mostrando un lavoro che è praticamente una condizione di schiavitù, fa empatizzare col protagonista, e comprendere appieno il suo punto di vista. 

Ma sì dai, meglio trovarsi in mezzo agli zombi che svolgere compiti per un tiranno, quelli sì che erano grossi guai! Personalmente ho adorato la scena in cui Eiji Akaso, trafelato, preoccupato, è impegnato a scansare morti viventi con il terrore di arrivare tardi in ufficio. Poi, sembra quasi di vedere la lampadina che si accende all'improvviso, e gli illumina il viso. Finita è la tempesta, odo carcasse far festa, e un impiego, non più mi resta. La felicità di una ritrovata libertà gronda in abbondanza, poco importa, se nel mentre, di cadaveri vi è una discreta tracotanza.

 

Il girato poco apporta all'elevata quantità di pellicole a tema, eccezion fatta per una simpatia genuina, e un'idea vincente, tra cui lo zombie squalo, che ci catapulta dritti dritti nel mondo di Sharknado, sfiorando per alcuni attimi la psicotica follia della saga. Tutto ciò è fantastico!
La trama racconta la tremenda realtà di AKira, che, dopo essere stato assunto presso una rinomata azienda pubblicitaria, viene immediatamente inghiottito da uno sfruttamento che diviene un vero e proprio tormento. L'occupazione dei suoi sogni lo tramuta in una sorta di robot aziendale, annulla la sua esistenza, rinuncia al suo tempo libero, a ogni cosa. Un bel giorno, esce di casa, e si ritrova in mezzo a decine di zombi affamati e inc... infervorati. 


Dopo un primo momento di sgomento, realizza che la sua prigionia è finalmente terminata, è ora di stilare un elenco di cose da fare, prima di essere azzannato e diventare un morto animato.
Il personaggio di Akira ci mostra come la vita sia un attimo, e spesso si dia priorità alla concretezza, rinunciando ad aspirazioni, gioia, e spensieratezza. Niente torna indietro, non dovrebbe servire un'apocalisse zombi per insegnarci ciò che conta davvero. E così, in questo viaggio bizzarro e strampalato, riesce a dare una lezione al capo minchione, trasformare una ragazza guardinga e solitaria in una donna più aperta e bonaria, e divenire perfino un supereroe!

 

Film consigliato, riuscitissima la performance di Akaso nei panni del carattere principale, e la regia è piuttosto convincente, alcune pecche ci sono (qualche lungaggine di troppo ed effetti non sempre al top), ma nel complesso, è una storia allegra e che fa riflettere su quanto troppo spesso venga svalutato il bene più prezioso che abbiamo: il tempo.