Recensione di   La Prof Dell' Horror La Prof Dell' Horror

Mad Heidi

(Film, 2022)

Più zucchero ragazzi, se non volete che vi ammazzi!

Special effects

Ah che belle, le caprette che ti salutano festose, la salubre aria montana, e una simpatica pastorella, in modalità incazzata quasi disumana. E così Heidi, icona dell'infanzia di alcune generazioni, si arma fino ai denti, ed è pronta a strapparvi i... ehm, neuroni, non pensate male!
Questo folle progetto, finanziato tramite crowdfunding (riuscendo a raccogliere ben due milioni di franchi), comincia nel 2017, e supera numerosi ostacoli, quali la necessaria sostituzione della prima protagonista Jessy Moravec, e anche del pastore Peter. La scena dell'uccisione del buttero è simile ma differente da quella presente nel trailer del 2020, e un pelino mi ha deluso, onestamente trovavo più d'impatto quella iniziale: pur mantenendo la stessa caratteristica, va un po' a sprecare quell'effetto sorpresa originale.

 

In una Svizzera distopica, ben diversa da quella che conosciamo, vive un "simpatico" dittatore, e ha una sola cosa che gli sta particolarmente a cuore: eliminare l'intolleranza al lattosio. Sì, questo prototipo hitleriano più affascinante, col volto da soap opera (Casper Van Dien), è una macchietta esagerata, e anche il suo esercito che fa il verso al fascismo non può fare a meno di strappare una risata. Le caricature sono estreme, così come lo è la tirannia al cacio che condisce questa horror comedy nonsense. A parte qualche battuta di dubbio gusto, tipo quella della bacchetta che sciupa la magia con troppa fretta, l'ilarità che scaturisce dal filmato è dovuta più alla situazione grottesca oltre ogni limite, che a freddure estremamente ben riuscite. Iperstereoidate e maschili gladiatrici con treccine, cremosi zombie formaggiosi, e drappelli di Swiss Nazis che paiono usciti da uno spin-off di Kakkientruppen valgono da soli l'intero film.

 

La trama racconta di un governo atto a scovare chi il disaccaride non può mangiare, ed è inutile dire, che sia carne da sacrificare. Il contrabbando di quel prodotto caseario vietato dal governante, conduce a Peter, che sarà ucciso davanti agli occhi della sua amata, brutalmente. Ella verrà a sua volta catturata, e in carcere scortata. Le prigioniere allergiche a quello zucchero non sono degne nemmeno di marcire in galera, questa sì che è una scelta ilare e seria. Heidi mostra il suo carattere ribelle, si fa notare, subisce angherie, ma alla fine riesce a scappare. La sua sete di vendetta è elevata, il suo uomo ingiustamente giustiziato, l'amato nonno deceduto (almeno sembrava), ma, sarà ben guidata e iniziata alla lotta dalla guardiana della madrepatria Helvetia (sì, proprio così). Il seguito, sarà piuttosto sanguinolento e facilmente intuibile.

 

Alice Lucy è cazzuta al punto giusto, e convince sia nelle riprese gore che in quelle tradizionali. Casper Van Dien è squisitamente cattivo, ed è in grado davvero di farci credere che viva per la purezza del formaggio. Probabilmente si sarà anche divertito parecchio a pronunciare frasi che mai avrebbe sognato di dire nella sua carriera. Lo splatter c'è, ottimo e in abbondanza, anche se, sono onesta, ne avevo preventivato di più, e ancor più brutale (ho visto decisamente di peggio in vita mia, anzi, di meglio). La regia fa il suo lavoro ma ogni tanto perde il ritmo inserendo scene un filo forzate, cercando di estremizzare un discorso palesemente provocatorio. Tuttavia, è un'ironica parodia, che gronda un'insana pazzia: merita sei e mezzo ma la mezza stella non c'è, quindi, metto sette per simpatia.