Visto che si parla di una persona anziana e con diagnosi negativa, pensavo ad un film triste. Non è così, e se avete la pazienza di aspettare la fine, e anche il primo dei titoli di coda, capirete il perché. La storia è condotta bene, in bilico tra due culture, visto che qui c'è un gruppo di cinesi sempre rimasti in Cina, e un altro gruppo che invece ha vissuto lungo tempo negli Stati Uniti. Sono descritti bene nelle scene e nella storia il disorientamento di chi dagli USA si reca in Cina dopo molti anni, tanto più se è giovane e cresciuto in occidente, non ha nemmeno la possibilità di decifrare gli ideogrammi. Si apprende dunque che mentre in occidente vale la regola della trasparenza nei rapporti medico - paziente, in Cina un antico proverbio raccomanda cautela al riguardo, le cattive notizie possono nuocere anzitempo. Così accade perfino che i referti degli esami medici siano falsificati, e la nonnina continua allegra a dire, a chi la guarda con pena, che lei sta benissimo. A me sembra del tutto riuscito l'accostamento delle due culture, questo delle diagnosi mediche è il motivo del film, sarebbero interessanti altre storie che mettessero in luce altri aspetti, lo dico per aver alimentato per più anni scambi di studenti con la Cina e aver visto con curiosità personale quanto sia interessante e fecondo capire il comportamento degli altri.