L'involuzione dell'eroe omerico.

CONTIENE SPOILER!

 

Il film, scritto e diretto da Argyris Papadimitropoulos narra la storia di Kostis (Makis Papadimitriou), un medico capitato sulla piccola isola di Antiparos. L'inverno scorre monotono, con i suoi ottocento abitanti che attendono la bella stagione, quando l'isola si popola di giovani disinibiti.

Proprio in estate Kostis incontra Anna (Elli Tringou), a cui presta le prime cure per una ferita ad una gamba, rimanendone subito ammaliato.Inizia così a frequentare la spiaggia dove lei passa il tempo in compagnia di alcuni amici. Kostis è sovrappeso, calvo e piuttosto introverso, quindi a disagio in una spiaggia per nudisti.

Ma i giovani lo accolgono e iniziano così a frequentarsi. Nel corso di un party in piscina Kostis soffre nel vedere la disinvoltura con cui Anna si comporta con gli altri uomini: si sente un pesce fuor d'acqua. Ciò nonostante i due hanno un rapporto sessuale, ma Anna si allontana da lui, gettandolo nella più profonda disperazione. Come se non bastasse il comportamento di Kostis viene stigmatizzato dalla comunità locale, a causa delle sue frequentazioni e della leggerezza con cui affronta il suo lavoro. Alla fine viene licenziato. Sedotto e abbandonato l'uomo perde definitivamente la testa, e quando affronta la ragazza in modi bruschi, viene buttato fuori da un locale. Completamente privo di autocontrollo, rapisce un'amica di Anna, la droga e cerca di abusare di lei, ma desiste, rendendosi conto dell'efferatezza di ciò che sta facendo. Si prende cura della malcapitata, lacerato dal senso di colpa e dalla frustrazione. L'epilogo vede il protagonista inghiottito da un vortice che lo trascina nell'abisso di emozioni distruttive.

 

Potremmo definire Kostis un moderno Antiulisse, d'altra parte siamo nell'arcipelago greco con un cast prevalentemente greco. Tuttavia, contrariamente all'eroe omerico che esercita il fascino del naufrago straniero sulle figure femminili delle isole in cui approda, la prospettiva di Suntan è del tutto rovesciata: è il medico di mezza età a farsi sedurre dalla moderna ninfa Anna, approdata - non naufragata - sull'isola di Antiparos. Ma il rapporto di Kostis non è quello privilegiato di Ulisse con le diverse donne, divine e umane (Circe, Calipso, Ino e Atena), che gli dispensano conforto e consiglio durante il suo viaggio. Al contrario, la vicenda del protagonista del film sembra essere influenzata da entità diaboliche piuttosto che divine, le quali lo condurranno verso le pene strazianti dell'Ade. Papadimitropoulos sembrerebbe voler evidenziare la traiettoria verso il declino della nostra società occidentale sempre più post-storica, individualista e in pieno "inverno demografico".