Moretti è un autore con il quale si fa fatica a empatizzare fino in fondo, diviso com’è tra momenti di grande arguzia e altri di eccessivo compiacimento.

 

Il film è come sempre personale e sicuramente godibile ma, francamente, non porta niente di nuovo: non nella regia, non nella recitazione (da anni, almeno nei film di cui è regista, Moretti parla come un automa), non nelle idee politiche o utopiche (ad un finale come quello di Moretti, Tarantino ci ha pensato molto prima … e due volte).