Recensione di   Diego Cineriflessi Diego Cineriflessi

American Fiction

(Film, 2023)

Sarcastiche minoranze

L'idea di partenza di raccontare la vita di un nero che negli Stati Uniti di oggi non si sente una minoranza né una persona che ha subito infinite ingiustizie è  buona (arriva da un romanzo). Ma l'American fiction del titolo non si trova tutta lì.  

È fiction anche il romanzo in cui il protagonista concentra tutte le disgrazie della popolazione nera, tutte le sofferenze e le ingiustizie. Quello diventa il suo primo successo dopo una serie di romanzi passati quasi inosservati. A questo punto il protagonista ci dà la chiavve del film: più faccio cose stupide più ho successo. 

Tanto sarcasmo, tanta ironia raccontano quanto la nostra società faccia fatica a trovare un equilibrio tra il rispetto per gli altri e la discriminazione. Le sensibilità cambiano nel tempo: sono diverse da persona a persona, ma probabilmente c'è una forma di discriminazione anche nel voler vedere e conoscere solamente la tragedia degli afroamericani e non il raggiungimento del benessere. 

Jefferson sbanda quando cerca soluzioni registiche alternative che risultano estemporanee, ma è ben sorretto dagli attori. Notevole Wright capace di interpretare un personaggio fuori dagli schemi, che cerca di piegarsi al mainstream, ma non riesce a cambiare la sua vera natura. Bravi anche tutti i comprimari. 

Film arrivato alla ribalta agli Oscar, profondamente americano sin dal titolo, ma sorprendente anche per noi europei che probabilmente faremo più fatica a capire le problematiche del protagonista. Non siamo di fronte ad un capolavoro, ma ad un'opera che ha buoni lampi e che si guarda davvero con piacere e non