Semplificando, l'esordio di Galvez può essere inteso come una minimale epopea al contrario in cui emissari del Male compiono un viaggio per distruggere il Bene, dove il Male è la feroce cupidigia e il Bene la tranquilla esistenza a contatto con la natura selvaggia. E Galvez riscatta il potere del cinema, al tempo mezzo per insabbiare le atrocità, oggi mezzo per rivelarle.