Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

Una donna nel lago

(Film, 1947)

Noir a sfondo natalizio che ha la caratteristica di essere girato quasi totalmente in soggettiva del detective Marlowe.

Ad inizio film è Marlowe a parlare direttamente in camera, quindi allo spettatore, per presentare il caso, come fosse uno spot prima dell'inizio del film che introduce a questo.
Successivamente, come scritto, il film è interamente girato in soggettiva dunque con molti piccoli piano-sequenza.
E' interessante vedere come già negli anni '40 si facevano film del genere a dimostrare come molti registi di adesso che girano tutto in piano-sequenza, con soggettive non hanno inventato nulla.

La regia di Montgomery permette allo spettatore di immedesimarsi nel detective quindi segue il caso con lui, sa, scopre, indaga insieme al protagonista.

Chiaramente, i film di piano-sequenza hanno momenti azzeccati e d'effetto come magari la sequenza della macchina mentre altri dove il montaggio avrebbe giovato.
Comunque la messa in scena, il piazzamento dei soggetti sono buoni, il personaggio di Adrienne è convincente e qui Audrey Totter recita forse ai limiti dell'overacting usa tantissime espressioni facciali marcate e anche caricaturali, sono moltissimi i piani su di lei e spesso l'esito è davvero buono. E' un personaggio ai limiti della dark lady, ha una presenza gentile ma dentro sembra avere qualcosa di può oscuro, un arrivismo sociale a qualunque costo che però poi si scoprirà non essere così dark.
Qui il film mostra che non spinge totalmente sul dark e per l'appunto su quel noir tragico, siamo lontano dai mostri sacri del genere.
Anche per Marlowe è divertente vedere come sì la incalza ma si comprende subito che in realtà si sta innamorando di lei, è ottimo il raccordo di montaggio quando come prima cosa non le da retta seguendo una pista che Adrienne sconsiglia ma poi è sempre pronto a difenderla anche quando il film sembra incriminarla.
Da notare anche alcuni momenti dove la regia gioca col punto di vista del detective ribaltando alcune dinamiche e inquadrature di solito tipiche del villain, come quanto Marlowe, sempre in soggettiva, si avvicina a Mildred inquadrata di spalle.
Sì, rispetto ai capolavori del noir è un film che non ha chissà quale critica alla società, tutto sommato c'è un happy ending, la stessa Adrienne, seppur con le sue sfumature, non si rivela poi così cattiva fino in fondo.
Insomma è sì un noir ma ha i buoni sentimenti di un film natalizio, seppur non manca il caso di omicidio e gli archetipi del genere.
Rimane un noir curioso per come è girato e testimonia come già nell'Hollywood si sperimentavano anche film del genere che comunque un'occhiata la merita, anche perchè come noir non è poi così molto conosciuto, se piace il genere anche oltre i suoi capolavori la visione può risultare piacevole.