Capolavoro di Hooper che tramite ogni dettaglio,punto macchina regala un'opera che riesce a dare costantemente quella sensazione di sporco,putrefatto.
Ogni inquadratura è composta da dettagli alimentano questa sensazione,che siano delle ossa,delle tende strappate,porte rotte...in più la regia non cerca mai una pomposità fine a se stessa,a tratti ha quasi toni documentaristici per dare maggior realismo alla vicenda molto raccapricciante.
I dettagli sul volto sconvolto di Sally,gli occhi spaventati così come alcune inquadrature e sequenze passate alla storia aumentano sempre la sensazione di disperazione continua.
Oltre a ciò,il film è davvero violento,Leatherface diventerà un'icona leggendaria dell'horror ma anche tutto il contesto familiare risulta a suo modo inquietante.
Il villain non è più il "mostro" ma l'uomo,grazie ad Hooper e registi come Romero,Polanski,Carpenter...il new horror detta nuovi canoni perchè è la condizione umana a far spavento ed in questo film ciò è rappresentata dalla condizione sociale della famiglia di Leatherface a tratti molto grottesca creando davvero un humor nerissimo che contrasta con la tragicità della situazione.
Oltre alla leggendaria apertura documentarista del film,all'inizio è magistrale il dialogo sul mattatoio che sarà riflesso di ciò che assisteremo.
Capolavoro.