Gran Thriller-Noir di Hitchcock che già da subito parte in maniera esemplare con il punto macchina sulle scarpe che avanzano perpendicolarmente dei due protagonisti, Haines e Bruno, che andranno poi a incrociarsi dentro il treno.
Il concetto di incrocio e scambio è sempre centrale nel film, oltre a inquadrature eclatanti come appunto quella delle scarpe, non mancano cartelli ad x o anche cornici in ferro sempre a x sugli sfondi delle inquadrature.
Il film funziona sotto molti aspetti, l'idea alla base è interessante e coinvolgente, lo scambiarsi i delitti, così come le ripercussioni, i dubbi del personaggio di Haines.
Bruno invece è gestito come una presenza oscura, bellissime le inquadrature con campi medi dove si nota la sua presenza che segue Bruno.
I guizzi di regia sono numerosi, l'omicidio è gestito minuziosamente, c'è la tipica suspance hitchcockiana dato che lo spettatore conoscere le intenzioni dell'assassino mentre la vittima ne è ignara, e Hitchcock sa benissimo prendersi i tempi per preparare il momento e alimentare tensione.
Memorabile il dettaglio degli occhiali caduti a terra che mostrano l'omicidio, di fatto gli occhiali rappresentano i timori da parte di Bruno di essere stato visto; ma non solo, il dettaglio degli occhiali sarà più spesso presente.
Di fatto Bruno, mostrato come freddo e calcolatore nel suo atto d'esecuzione, sarà toccato nel profondo dal suo terribile gesto e quando vedrà gli occhiali del personaggio di Barbara, gli tornerà il mente il momento dell'omicidio con le inquadrature sugli occhiali a fondersi con i suoi ricordi di grande effetto.
Hitchcock gestisce benissimo anche i tempi del montaggio, è ottimo quando si intervallano le scene tra la partita di tennis di Haines e il recupero dell'accendino di Bruno a creare tensione.
Il finale sulla giostra è emblematico, i due personaggi si scontrano in un vortice perpetuo, ormai l'incrocio è un puro scontro, dove tornano i dettagli iniziali sulle scarpe.
Da segnalare anche la vena ironica di Hitchcock tra bambini sulle giostre ma in un certo senso anche per la scelta dell'ambientazione, la giostra di fatto simbolo ludico, di divertimento, diventa scenario di morte, molto apprezzabile anche il primo piano del cavallo, di plastica della giostra, che allo stesso tempo è un elemento giocoso che diventa però "pericoloso" per il momento.
Ottimo film, tutto impeccabile, d'altronde è sempre Hitchcock.
P.S. I Simspon hanno fatto un episodio parodia su questo film.