Recensione di   Balkan Castevet Balkan Castevet

Imaginary

(Film, 2024)

Horror, in realtà più fantasy, diretto da Jeff Wadlow che purtroppo ancora una volta dimostra di non avere forza per il genere, non riesce a generare tensione ne a creare atmosfera.
Imaginary ha la messa in scena e la fotografia standard, già viste in tantissimi altri horror e la regia non riesce mai a dare spessore, è piuttosto scolastica, non c'è ricerca nel punto macchina, non c'è gusto e qualità nel creare e cercare di dare espressività agli scenari e agli stessi momenti surreali che perciò risultano blandi.
Purtroppo anche i personaggi sono meno che abbozzati.

La storia dovrebbe rappresentare le paure dei traumi, il cercare un appiglio, anche se malefico, per superare il dolore.
Alice è una bambina che si ritrova una madre rinchiusa in manicomio, così come la sua nuova madre, Jess, da bambina dopo la perdita della madre creava, immaginava storie. Entrambi i personaggi femminili da una perdita si trovano un amico immaginario che servirà a fuggire dalla terribile realtà, ma il mondo offerto dal “tenebroso”(?) orsacchiotto sarà “malefico”.
Questo in linea potenziale, perchè i personaggi non sono proprio approfonditi, la stessa Taylor, sorella maggiore di Alice, è la classica teen ribelle che va contro la nuova madre Jess perchè sì, senza chissà quali ragioni, così come tutto il loro rapporto, le interazioni non sono esplorate.
Max, padre di Alice e Taylor, addirittura va in tournee e scompare per tutto il film risultando dunque un personaggio inutile.
Il film presenta i soliti clichè, ci sono jump scare banali e telefonati con sequenze di tensione non costruite e proprio scolastiche per realizzazione.

Come scritto, più che un horror il film è un fantasy anche come toni, la ricercare del Neverend, il mondo immaginario dell'orsacchiotto, la vicenda ricorda molto Insidious, anche nel film di Wan c'era l'altrove, il bambino veniva preso dal demone ed il padre doveva recuperarlo dato che in passato, anche se non lo ricorda, viaggiava tra i mondi, in Imaginary la trama è la stessa.
Anche la regia di Wadlow vuole essere un wannabe Wan ma la qualità non è per nulla la stessa, ci sono i movimenti di macchina ma che non alimentano suspance, il Neverend è tutto inquadrato da un filtro blu, senza alcuna fantasia, senza alcuna inquadratura a creare suggestione, la resa è quella da serie tv più che da cinema. L'intento sarebbe quello di creare un mondo espressionista, il pavimento a scacchi, inquadrature storte ma tutto senza qualità.
Wadlow prova anche a citare Wan con l'icona scena dell'ombra di Valak, Wadlow rifà la stessa scena con l'ombra dell'orsacchiotto, chiaramente con risultato, peggiore, diverso da quello di The Conjuring 2.
I personaggi di contorno sono lo stesso scritti malissimo, la psichiatra che visita Alice da una mezza spiegazione e la sua presenza finisce li, inoltre lascia anche un biglietto ed un nome di uno specialista a Jess ma tale dinamica rimane li senza che abbia un minimo di conseguenza o connessione.
L'anziana vicina di casa che faceva da babysitter a Jess ricorda alcune vicende del passato, aiuta le ragazze protagoniste del film per cercare il passaggio verso Neverend ma poi così all'improvviso ha una svolta quasi da villain piuttosto insensata o tirata li senza un minimo costruzione.
Liam, il ragazzo che ci prova con Taylor lo stesso, ha una dinamica piuttosto ridicola insieme ad Alice ma poi il personaggio finisce li senza che verrà più utilizzato.
Sembra quasi un film fatto tanto per fare, non c'è cura, non c'è nessun guizzo visivo, la scrittura è pigra, si piazza qualche jump scare random, si cerca di fare un Insidisous di serie b mescolato con Stranger Things con un risultato scadente, il tutto risulta anche plastico , quando Wadlow deve mostrare le creature e l'horror la resa visiva è brutta, la cgi non convince e pure quando il film dovrebbe essere violento si opta per non mostrare mai il sangue.
Brutto.