Fantasy-horror d'esordio di Ambra Principato che mixa aspetti della vita di Leopardi con il folklore, licantropi dirigendo con gusto, non sfruttando però in pieno i personaggi e le loro vicende.
Il film parte subito alla grande con un bel movimento di macchina che dalla luna, imprigionata tra finestre e assi di legno, va a concludersi con il sangue versato; mostrando da subito l'estro della regista.
I movimenti di macchina sono spesso presenti nelle sequenze horror, impossibile non citare quello bellissimo nel finale scandito benissimo per i tempi e per ciò che mostra.
Oltre alla tecnica, il film riesce ad avere un certo fascino anche grazie alle atmosfere con ampi rimandi al gotico, la fotografia è spesso molto cupa e scura con dei bellissimi giochi di luce. Quest'ultimi entrano dalle finestre e contrastano la fotografia cupa regalando buone inquadrature
Luce e ombra sono concetti chiave del film, come dice il conte, il padre di Giacomo, la loro famiglia dovrebbe essere il faro, la luce, per il villaggio mentre invece quello che si proietta è ombra e oscurità.
Non a caso, durante le cene in famiglia le luci utilizzate sono "calde" ma nonostante ciò sia per i comportamenti dei personaggi e per la cupezza di fondo l'atmosfera non risulta mai da comfort o familiare.
Altra sequenza ottima è quella di Silvia nel bosco che è d'avvero di atmosfera e tramite il montaggio alternato risulta sia inquietante che poetica.
I momenti di tensione sono scandito da bei e fluidi movimenti di macchina, buoni ad esempio quelli sulle scale, magari la tensione poteva essere maggiormente prolungata, è comunque un film d'esordio normale non ci sia una super maestria sotto quest'aspetta, anche quando arriva il momento di chiudere queste scene il risultato è un po' troppo diretto, non che sia brutto, mentre in alcune circostanze ci sono momenti un po' da jump-scare con apparizioni alle spalle, questi si evitabili.
Come scritto, la regia è buona, però normale ci sia qualcosa da migliorare.
Alcuni personaggi purtroppo non concludono i loro archi e di fatto non vengono sfruttati a dovere.
Se Giacomo e Orazio(fratellino di Giacomo) sono sviluppati, la contessa(la madre) che rappresenta la parte più religiosa e contraria al folklore, tanto da impartirsi punizioni fisiche, scompare per troppo tempo dal film e di fatto manca un suo confronto con gli altri personaggi, anche nel finale la sua presenza meritava maggior spessore.
Anche Scajaccia, l'esperto cacciatore esperto di folklore non chiude minimamente il suo arco tanto da scomparire in modo ingiustificato nel finale.
Purtroppo queste mal gestioni di scrittura potrebbero far risultare anche delle inquadrature suggestive su questi personaggi un po' pompose e fine a se stesse per il non esito che hanno, certo, ciò non toglie la buona gestione della composizione delle inquadrature.
La sorellina Pilla anche se non troppo esplorata risulta comunque funzionale per la storia, stesso discorso per Silvia. Entrambe protagoniste di scene molto riuscite e d'effetto con loro rispettivamente protagoniste.
Il padre, il conte fa il suo ruolo, rappresenta la ragione e lo status della famiglia, verso il finale il film poteva concentrarsi un po' di più per alcune sue scelte e come scritto un suo bel confronto con la moglie avrebbe giovato.
L'intento di non chiudere il tutto è sicuramente voluto proprio per non dare spiegazioni e senza si completezza, chiusura alla sensazione della paura, concetto cardine del film, che deve rimanere perennemente presente.
Il gioco però non vale troppo la candela, ok l'intento ma lo si poteva ottenere anche ponendo dei confronti sfruttando in pieno i personaggi.
La scrittura del film è comunque "studiata" è un film che avanza per dettagli mostrati, per singole scoperte che man mano danno indizi per comprendere il mistero, chi è le bestia che terrorizza il villaggio?
Buono che il film non da spiegazioni a parole ma tramite indizi, dettagli e sicuramente al colpo di scena finale si va a comprendere il mistero di fondo anche se, come scritto, non si chiudono tutti gli archi e le sottotrame poste nel film.
Dunque è un film di atmosfera dove il comparto visivo e la regia, al netto di alcune migliorie da fare in futuro, basta con questi jump scare piuttosto inutili, sono i momenti più riusciti.
Gli do la sufficienza perchè è un film d'esordio e  voglio premiare il  lavoro di Ambra Principato, il merito di proporre un gotico italiano, sperando che nei prossimi film migliori ancora, limi i difetti e soprattutto gestisca meglio i personaggi e le varie sottotrame.
Una visione per i fan del genere si può dare.
L'horror in Italia sembra stia riacquistando un certe interessa, speriamo si possa riavviare un bel movimento per il genere.