Recensione di   Stefano De Rosa Stefano De Rosa

Venus

(Film, 2022)
Venus, il nuovo film del leggendario Jaume Balagueró (che avevo frequentato per l’ultima volta nell’amatissimo, da me, “Mientras duermes”), dietro una facciata noir molto godibile, con inserti horror dai connotati “suspiriani”, nasconde un’accorata denuncia contro il dilagare incontrollato della violenza fisica e psicologica sulle donne.

E le donne sono il fulcro e la luce della “pelicula”, come si evince a partire dai nomi delle tre protagoniste (due sorelle e la bambina di una di loro): Lucia, Rocío (rugiada) e Alba, che l’evolversi della storia condurrà in un edificio fatiscente e semiabbandonato (metafora potentissima!), chiamato Venus, abitato ormai, appunto, solo da donne. Ma il titolo è evocato anche dal pianeta Venere che inspiegabilmente ha cambiato la rotta della propria orbita, avvicinandosi alla Terra fino a provocare un’eclissi di Sole, quasi a voler nascondere le nefandezze perpetrate dal genere maschile sul nostro pianeta.

Durante la visione lo spettatore assiste ad un’escalation di terrore ed orrori, fino ad arrivare ad un finale pieno di poesia e di speranza: terminata l’eclissi, Lucia e sua nipote Alba escono dal palazzo accolte con devozione e rispetto da coloro che le avevano perseguitate e si dirigono mano nella mano verso un nuovo giorno pieno di luce…