Hungry Hearts racconta la storia di Mina e Jude, una coppia che si incontra e si sposa a New York. Dopo aver partorito un bambino, Mina inizia a sviluppare una serie di ossessioni e paranoie, che la portano a mettere a rischio la vita del figlio.
Mina è una donna fragile e insicura, che trova nell'idea della maternità un modo per dare un senso alla sua vita. Tuttavia, la sua ossessione per la purezza e la perfezione la porta a compiere azioni estreme. Jude, invece, è un uomo comprensivo e amorevole, che cerca di proteggere suo figlio dal comportamento della madre, ma contemporaneamente cerca di tenere unita la famiglia.
Dramma psicologico, maternità, perdita e amore: questi i temi trattati con estrema chiarezza e lucidità da Costanzo, che confeziona un film importante e ben realizzato, con una regia attenta e una fotografia suggestiva. Le interpretazioni di Alba Rohrwacher e Adam Driver sono magistrali (entrambi coppa Volpi a Venezia), riuscendo a rendere credibili e toccanti i loro personaggi.
È un film che non si riesce facilmente a dimenticare, e che lascia un segno profondo nella mente di chi lo guarda. Un vero pugno nello stomaco.
