Perché l’Impero Romano, che per cinque secoli dominò l’Europa e il Mediterraneo, si indebolì inesorabilmente fino a scomparire? Archeologi, specialisti in patologie antiche e storici del clima stanno ora accumulando indizi che convergono sugli stessi fattori: un potente raffreddamento e le pandemie. Una malattia, i cui sintomi descritti dal medico greco Galeno ricordano quelli del vaiolo, colpì Roma nel 167, devastandone presto l'esercito. Allo stesso tempo, un improvviso disordine climatico in corso fino all’Eurasia fece crollare i rendimenti agricoli e portò alla migrazione degli Unni verso ovest. Afflitto da difficoltà economiche e militari, attaccato da ogni parte da tribù barbariche, l'edificio romano si incrinò progressivamente.