Un uomo in catene, un giovane che sogna di far parte di qualcosa, di diventare militante di un gruppo armato che deve esercitare una crudeltà in cui forse non crede. I personaggi, ciascuno parte volontaria o involontaria di un meccanismo che supera loro, rivelano la loro grandezza o miseria nei compiti “minimi” che svolgono per sopravvivere. Da quella poesia a volte morbosa del quotidiano e dalla verità inconfutabile dei dettagli, vediamo un Paese il cui corpo sociale è malato e ferito.