Famoso per la sua estrema generosità, il nobile ateniese Timone è caduto preda di adulatori e falsi amici, ai quali elargisce doni sontuosi e un'ospitalità stravagante. Il suo fedele amministratore, Flavio, cerca di avvertirlo delle conseguenze finanziarie di una spesa così sconsiderata, mentre il cinico filosofo Apemanto si fa beffe della sua ingenuità, ma Timone li ignora entrambi. Quando i suoi soldi finiscono e i suoi creditori chiedono il pagamento, Timon chiede aiuto con fiducia ai suoi "amici". Quando tutti lo rifiutano, organizza un'ultima festa, una che preannuncia un cambiamento drammatico nel suo atteggiamento nei confronti del mondo.