Durante il giorno Lera studia l'umanità e i suoi bisogni attraverso i sondaggi d'opinione, che sono una pratica educativa presso l'istituto; di notte balla sotto lo pseudonimo di Gerda in un club per mantenere se stessa e sua madre. Le persone che incontra sono sfortunate quanto la sua famiglia. Suo padre è recentemente partito per un'altra donna, ma torna costantemente a casa, incapace di fare la sua scelta e rendendo così intollerabile la vita delle persone vicine. La madre sopporta dolorosamente la rottura e dorme costantemente, ignorando la realtà. Lera non sa come andare avanti, dove andare, per cosa vivere e, cosa più importante, come migliorare la vita. Il mondo degli adulti, invariabilmente sfortunato, che Lera osserva giorno e notte, sembra senza speranza.