Brit Marling è un'artista americana che ha spaziato, in lungo e largo, nell'universo cinematografico e televisivo: è stata attrice e sceneggiatrice nonché produttrice e regista (ultimamente ha diretto la serie “A Murder at the End of the World”). Nel 2011 la Marling è presente in due film, il fantascientifico “Another Earth” e questo “Sound of my voice” e di entrambi è protagonista e sceneggiatrice. Il film è diretto dall'iraniano Zal Batmanglij (che successivamente sarà il regista della serie “The OA” con protagonista sempre la Marling) che comunque si limita ad una direzione scolastica anche perché il contesto della pellicola non permette chissà quali acrobazie visuali. La storia parte da una coppia di fidanzati, Peter (Christopher Denham che abbiamo visto in “Shutter Island” e “Argo”) e Lorna, documentaristi, che hanno conosciuto l'esistenza di una setta nella loro zona e vorrebbero girare, di nascosto ovviamente, un filmato sulle abitudini di questo gruppo di adepti.Il film inizia con il primo contatto: di notte i due si recano in una casa dove consegnano i loro effetti personali, si lavano da cima a fondo e dove gli vengono consegnati dei camici da indossare. Successivamente vengono bendati e trasportati in un altro luogo dove finalmente incontrano il responsabile della setta e gli altri discepoli.Dopo i convenevoli di benvenuto e fatta conoscenza degli altri partecipanti, il gruppo è pronto a ricevere la visita di Maggie (Brit Marling), la persona venerata dalla setta…Maggie si proclama viaggiatrice del Tempo dato che afferma di provenire dall'anno 2054 ed è tornata indietro per informare un gruppo scleto di persone di tutto quello che le aspetta: guerre, carestie, povertà.Peter e Lorna si rendono conto che Maggie deve avere qualche importante problema di salute visto che cammina con la bombola d'ossigeno e ha bisogno, frequentemente, di trasfusioni.Questo è solo il primo incontro maLeggi tutto