Dopo che Atene cade sotto il governo dei Trenta Tiranni, la vita dei cittadini non è più al sicuro. Il filosofo Socrate, intanto, continua la sua cosiddetta "predicazione" filosofica, raccogliendo sempre più giovani discepoli. I giovani di Atene amano Socrate, anche se i conservatori, come il comico Aristofane, lo ridicolizzano, credendolo uno dei sofisti.