Nel suo film Rua Aperana 52 Júlio Bressane descrive l'invenzione di un paesaggio, la topologia di un angolo di Rio de Janeiro. Il film è composto da una serie di fotografie scattate tra il 1909 e il 1955, tra gli altri, dai genitori di Bressane all'indirizzo utilizzato come titolo e nei dintorni. Questi sono intervallati da scene di film realizzati tra il 1957 e il 2005, portando il tempo immaginario totale coperto dal film a quasi un secolo; cento anni in cui la strada tortuosa è presente in quasi ogni inquadratura struttura il nuovo paesaggio dietro l'Aperana, che significa 'strada sbagliata'. Rua Aperana 52 è autobiografica, poiché è un paesaggio della giovinezza di Bressane, ma non è anche così; è più una mitologia multisoggettiva di un luogo visto attraverso tutti quei film e fotografie. Bressane definisce il suo montaggio come una forma di pensiero intuitiva volta a evocare stati d'animo che rendono lo spettatore il nuovo testimone del paesaggio immaginario. Una finzione su una finzione,