A prima vista, Matthew VanDyke, un timido nativo di Baltimora con un'educazione protetta e una tormentosa diagnosi di disturbo ossessivo compulsivo, è l'ultima persona che immagineresti in prima linea nella rivoluzione libica del 2011. Ma dopo aver terminato la scuola di specializzazione ed essere fuggito dagli Stati Uniti per "un corso intensivo sulla virilità", un percorso tortuoso lo conduce proprio lì. Attraversando in motocicletta il Nord Africa e il Medio Oriente e trascorrendo del tempo come giornalista embedded in Iraq, Matthew sbarca in Libia, stringendo un'inaspettata affinità con un gruppo di giovani che trasformano la sua vita. Matthew si unisce ai suoi amici nell'esercito ribelle contro Gheddafi, imbracciando le armi (e una macchina fotografica). Lungo la strada, viene catturato e tenuto in isolamento per sei mesi terrificanti.