I mondi sullo schermo del cinema hanno sempre avuto un legame indicale con il reale. Cosa succede quando le immagini dei videogiochi generate dal computer usurpano la pellicola come mezzo predominante nella creazione visiva del mondo? Come cambia la relazione con gli eroi sullo schermo quando non ci identifichiamo più con i corpi reali? Il libro in quattro parti Parallel I–IV (2012–14) di Harun Farocki risponde a queste domande, tracciando come, in poco più di 30 anni, i videogiochi si sono evoluti da schemi bidimensionali ad ambienti fotorealistici.