Le pagine che sussurrano attraverso questo meditabondo, bellissimo poema dai toni provengono dalla letteratura russa del diciannovesimo secolo, principalmente da Delitto e castigo di Dostoevskij. Un uomo anonimo vaga attraverso catacombe in decomposizione e avvolte nella nebbia e incontra una serie di "degradati e umiliati", tra cui una santa prostituta e un burocrate kafkiano. Girato in parte nel bianco e nero onirico di Sokurov, con una colonna sonora densa di voci inquietanti ed echeggianti ed esplosioni di lugubre Mahler.