Al Café des Poètes di Parigi scoppia una rissa tra il poeta Orphée (Jean Marais) e un gruppo di novellini risentiti. Un poeta rivale, Cègeste (Edouard Dermit), viene ucciso e una misteriosa principessa (María Casares) insiste per portare via Orfeo e il corpo nella sua Rolls-Royce. Orphée si ritrova presto negli inferi, dove la principessa annuncia di essere, in realtà, la Morte. Orfeo fugge in macchina nella terra dei vivi, solo per diventare ossessionato dall'autoradio. Questo film è la parte centrale della trilogia orfica di Cocteau, composta da Il sangue di un poeta (1930), Orfeo (1950) e Il testamento di Orfeo (1960).