Dopo aver attraversato gli Stati Uniti senza una famiglia di cui parlare, la giovane Cecilia si ritrova affidata a Francisco, un solitario immigrato cubano a lungo separato dalla sua stessa famiglia. Francisco gestisce una stazione di passaggio per i valichi di frontiera alla periferia del lago di Los Angeles, un surreale fondale prosciugato nel deserto della California. Mentre lui affronta l'alienazione di vivere da solo in una terra straniera e l'impossibilità di realizzare il sogno americano, Cecilia vaga senza meta per il paesaggio polveroso, accompagnata solo dalla sua fantastica immaginazione e dai lontani ricordi dell'amore materno.