Il vincitore del concorso argentino, Invernadero (Casa d'inverno) di Gonzalo Castro, offre una contemplazione stilisticamente elegante anche se troppo lunga del romanziere messicano sperimentale con un braccio solo Mario Bellatín, un famoso burlone che qui impegna sua figlia e i suoi amici (tutti personaggi di fantasia) in un interrogatorio della biografia (di per sé un concetto centrale nella narrativa di Bellatín).