Filmetto low budget, opera prima di un giovanissimo Lorenzo Lombardi, che forse, a causa della poca esperienza, brucia l'occasione di girare un road movie interessante, trasformandolo in una storiella soporifera e priva di brutale irriverenza. La sceneggiatura è ricca di situazioni e dialoghi poco credibili, e vede per protagonisti tre amici così noiosi che già al solo pensiero di passarci le vacanze insieme viene voglia di essere mangiati vivi.A chi non piacerebbe trascorrere un viaggio discorrendo di uova o ascoltando barzellette pietose? A parte le conversazioni tediose, la pellicola vanta un'identità confusa: ambientata evidentemente in Italia, mostra insegne in inglese, baffuti benzinai che strizzano l'occhio a stazioni di servizio texane, speaker radiofonici che parlano in spagnolo, chiromanti con vestiti stravaganti, un minestrone così mal amalgamato che ti fa piangere in croato.Praticamente mezzo film andato così, tra l'uggia totale e una rapina incapace di portare la dovuta suspence, un intermezzo del tutto banale.I ragazzi si fermano in un supermercato e decidono di passare lì la notte. Si nascondono, ignari di non essere soli. E quando arriva lui, il macellaio, oscura, bieca figura inquietante, la speranza fa capolino, traboccando fiducia confortante. E invece no, per quanto il Blitch sia bravo, gli viene appioppato un monologo talmente lungo e pesante, da far chiudere gli occhi anche a una portatrice sana d'insonnia come me, che delusione aberrante.A parte qualche ottimo effetto di Stivaletti, e un Ottaviano Blitch abbastanza sprecato, devo a malincuore bocciare questo girato.Leggi tutto
trama
Un gruppo di amici parte per un viaggio in jeep alla volta del concerto della loro band preferita. Sul tragitto, però, vengono rapinati e chiedono aiuto al sadico macellaio di un supermarket.