1860, le truppe piemontesi agli ordini di Vittorio Emanuele II sono giunte in Sicilia dove devono scontrarsi sia con i soldati borbonici che con i briganti.Anche noi abbiamo avuto la nostra frontiera e per ricordarcelo ci voleva Giovanni La Pàrola con il suo Il mio corpo vi seppellirà che parte da un’idea di fondo tanto semplice quanto geniale; trattare il periodo risorgimentale in chiave western.Il risultato è un solido film di genere la cui preoccupazione principale è l’intrattenimento del pubblico, senza per questo rinunciare ad immettere nella trama tematiche più al passo con i tempi.Certo vi sono piccoli momenti d'inciampo.Il limite maggiore dell’opera di La Pàrola è una sceneggiatura che alterna continuamente improvvisi salti temporali e che rischia di apparire confusa.Lo stesso dicasi per alcuni stratagemmi narrativi, primo tra tutti la sequenza in cui le brigantesse rievocano il proprio passato attorno ad un fuoco o alcuni tocchi comici, soprattutto nell’ultima parte, che stonano con il carattere generale della pellicola.Ma sono piccoli difetti che non inficiano minimamente il risultato finale.Il mio corpo vi seppellirà è l’ennesima conferma che, finalmente, anche nel nostro paese si sta ricominciando a fare cinema popolare e di genere capace di avere un respiro, uno sguardo ed ambizioni aperte al mercato internazionale senza per questo rinunciare alle sue specificità.Insomma si può fare un western moderno, pulp, violento e “femminista” che affondi le sue radici nella nostra storia senza scimmiottare per forza modelli esteri.Il che non vuol dire che La Pàrola non citi apertamente altri registi, primo tra tutti Tarantino al quale ruba il look di Lucia (Margareth Madè) riprendendo quello di Daryl Hannah in Kill Bill (a sua volta copiato da Thriller di Bo Arne Vibenius) in un gioco infinito di omaggi.Due sono i personaggi al centro della vicenda.Da una parte c’è Murat (Giovanni Calcagno), un ufficialeLeggi tutto
trama
1860, nel Regno delle due Sicilie, all’alba dello sbarco delle truppe garibaldine, in una terra ancora senza legge, quattro bandite chiamate le Drude sono alla ricerca della loro personale vendetta. E di sangue ne scorrerà tanto.