Dir. Il terzo lungometraggio di Stefano Calvagna è ispirato a fatti realmente accaduti nella vita di Luciano Liboni, detto "Il Lupo". Interpretazione a ruota libera del personaggio, qui ribattezzato Franco Scattoni (Massimo Bonetti), il film mette in luce le vicissitudini di un uomo rude e violento, i cui comportamenti rasentano la follia e sono aggravati dall'epilessia. Il Lupo sente di non avere nulla da perdere. Tuffandosi a capofitto nella vita criminale, finisce per uccidere un benzinaio a Perugia nel 2002. Poi uccide un giovane "carabiniere" e diventa un latitante ricercato. Un caso di studio sui modelli violenti del comportamento umano inquadrato come un thriller psicologico e una storia di polizia, questo film controverso è stato elogiato per il realismo senza compromessi della sua narrativa inquietante.