Dopo l'uscita di "Nostalgia", Andrei Tarkovsky perde il permesso delle autorità sovietiche per lavorare all'estero: deve tornare in patria. Ma capisce dai messaggi di alcuni amici e colleghi che la sua vita in Russia sarà ancora più dura di prima. Decide allora di rompere con le autorità sovietiche e, un anno prima della Conferenza di Milano del 1984 durante la quale annuncerà pubblicamente la sua decisione, lascia gli amici che lo ospitano a Roma e si rifugia in un luogo segreto.