Farrebique, il primo lungometraggio del documentarista francese Georges Rouqier, è ampiamente considerato il suo film migliore. Rouqier si concentra su una singola famiglia di agricoltori francesi, seguendola attraverso le quattro stagioni. Come nelle opere di Robert Flaherty, i personaggi umani e la terra che li circonda sono "uno", e Rouqier non perde occasione di mettere in parallelo le loro vite con le fasi millenarie della natura. Le immagini simboliche finali della primavera, ottenute attraverso la fotografia time-lapse, sono quasi insopportabilmente belle. Vincitore di numerosi premi festivalieri, Farrebique non si tradusse tuttavia immediatamente in un'ondata di finanziamenti per i film successivi di Rouqier (questo era un problema comune nell'industria cinematografica francese degli anni Quaranta, a corto di risorse finanziarie). Forse è per questo motivo che Rouqier non ha realizzato il suo seguito, Biquefarre (girato nella stessa regione, con alcuni degli stessi "attori"), fino al 1983.