Clara Sola

Film - 2021

6,0

29.4K

Clara Sola è un film con Wendy Chinchilla Araya, Ana Julia Porras Espinoza, Daniel Castañeda Rincón, Flor María Vargas Chaves Cast completo. Regia di Nathalie Álvarez Mesén. Titolo originale Clara Sola, durata 106 minuti. Genere Dramma.

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recensioni

Recensione di

Riccardo Simoncini

Clara ha quarant’anni, ma nonostante l’età sembra vivere da estranea rispetto a quel suo corpo che traballa, cade, faticando costantemente a stare in piedi. Dietro quella fisicità apparentemente incerta si nasconde però una forza spirituale infinita che trascende l’uomo e la mette in relazione con il resto della natura (interpretazione eccezionale di Wendy Chinchilla Araya inspiegabilmente mancata vincitrice a questo TFF39) .Clara crea infatti una sintonia con la terra, diventando parte di fango e prati, facendosi gemella esistenziale della sua bianchissima cavalla Yuca, con cui sembra intendersi anche senza parole. Riporta persino in vita animali, con un sussurrato sospiro che (ri)dona loro tutto lo slancio vitale prima sopito.Quando dialoga con quella natura Clara recupera insomma un’energia incontenibile, quasi incomprensibile, che scuote tutto come un improvviso terremoto, simile per certi versi alla potenza spirituale di Ihjac nel documentario brasiliano The Dead and the Others (recensito per la rubrica dell’InMubinologo) dove questo flusso estatico diventava essenziale per superare dolore e malattia.È un corpo che con tutto il suo peso ci limita ed incatena, una fisicità umana debole, alterata, malata, perché quell’involucro di pelle, quello scafandro che ci riveste, ci hanno sempre proibito di scoprirlo fino in fondo. E da struttura di difesa (per confrontarci in sicurezza col mondo esterno) è diventato invece confine inaccessibile per ciò che ci circonda. Come accadeva nel coetaneo latino ‘La region salvaje’ di Amat Escalante, vengono repressi sogni e desideri, e solo intimamente si può recuperare le origini ancestrali del proprio corpo, di ciò che nessuno ci ha permesso mai di scoprire, perché considerato forse moralmente sbagliato. Ma se Escalante accedeva a dimensioni ansiogene e disturbanti (con mostri in carne ed ossa), l’esordio di Nathalie Álvarez Mesén, pur faticando un po’ ad ingranare e trovare il suo ritmo, lavora sull’indefinito, su un realismo magico di suggestione più Leggi tutto

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In un remoto villaggio del Costa Rica, Clara, una quarantenne riservata, sperimenta un risveglio sessuale e mistico mentre inizia un viaggio per liberarsi dalle repressive convenzioni religiose e sociali che hanno dominato la sua vita.< /p>

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