Le attiviste russe Nadezhda Tolokonnikova ed Ekaterina Samutsevich decidono di separarsi dal noto gruppo di attivisti Voina e creare il proprio gruppo chiamato Pussy Riot che esprimerebbe le loro idee di indipendenza femminile, combinando attivismo, femminismo e musica punk rock. La loro sconfitta in tribunale diventa la loro vittoria morale, poiché le Pussy Riot vengono acclamate da migliaia di nuovi fan.