Il 18 maggio 1936, Abe Sada, un'ex geisha, uccide il suo amante per "asfissia erotica", poi gli taglia il sesso e iscrive il suo nome nella sua carne. In un Giappone ultracontrollato e militarizzato, la stampa si appassiona a questo episodio trasgressivo, mentre l'assassino si difende, presentando il suo delitto come un atto di "folle amore". Trasmesso in Occidente, questo omicidio trasmette l'immagine di un Giappone fantastico, dove tutti gli impulsi hanno libero sfogo.